Te lo ha detto il tecnico specializzato, che come ogni anno ha fatto il consueto controllo della tua caldaia, te lo hanno suggerito le bollette sempre più care, i blocchi improvvisi e sempre più frequenti: è giunto il momento di sostituire la caldaia a metano. Quello che nessuno ti ha detto, invece, è che non devi preoccuparti di quale tipologia di caldaia scegliere in sostituzione di quella vecchia. Perché?
Perché quello che non ti hanno detto è che se devi sostituire la tua vecchia caldaia, la scelta da fare è una sola: caldaia a condensazione.
Sostituire la vecchia caldaia con una a condensazione: scelta obbligata?
La risposta è sì. A sancirlo sono le direttive “ErP” (Energy related Products) che stabiliscono e certificano l’efficienza e il rispetto dei limiti sulle emissioni inquinanti dei generatori di calore per il riscaldamento e la produzione di acqua sanitaria. I vecchi modelli a camera aperta non sono più a norma e quindi in produzione (dal 26 settembre 2015), e sono stati definitivamente sostituiti dalle caldaie a condensazione con certificazione ErP, che rispettano quindi i limiti imposti dalla normativa e aiutano a ridurre i consumi e l’inquinamento atmosferico.
Perché proprio la caldaia a condensazione?
Perché la caldaia a condensazione è il generatore che meglio di tutti riesce a soddisfare l’obiettivo delle direttive ErP: ridurre le emissioni di CO2, risparmiare petrolio e tagliare le bollette. Infatti raggiunge classi energetiche elevate e rendimenti eccellenti. In che modo? Sfruttando il calore latente recuperato dai fumi di scarico. Questi, una volta raffreddati e condensati (portati allo stato liquido), garantiscono il recupero del 18% di energia, per rendimenti anche superiori al 100%. Qui trovi un approfondimento a 360 gradi, davvero utile, sull'argomento riscaldamento e caldaia.
Una scelta obbligata che però ti permette:
- Un risparmio fino al 25%sulle spese per il riscaldamento
- Ridurre l’inquinamento atmosferico grazie alle basse emissioni prodotte
- Aumentare il valore del tuo immobile sul mercato
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Non sottovalutare l’etichetta energetica
Oltre al fatto di essere in linea con le normative vigenti, la nuova caldaia a condensazione dovrebbe avere una classe energetica elevata. Ogni caldaia deve essere contraddistinta da un’etichetta energetica riportante la classificazione energetica, espressa in lettere: dalla lettera A (la più efficiente, che può essere seguita dal simbolo del +, per essere ancora più performante) alla lettera G (la meno efficiente).
Ricorda che la classe energetica non va a incidere solo sulla sua efficienza, ma anche sull’opportunità di usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla legge. Solo i generatori in classe A o superiori infatti beneficiano dell’Ecobonus, per gli altri non esistono detrazioni.
Quanto costa sostituire la caldaia a metano?
Il costo per la nuova caldaia a condensazione dipende a seconda dell’etichetta energetica, della potenza termica e ad altre funzionalità. Non dimenticare però delle opportunità di pagamento che lo rendono meno pesante: puoi valutare di usufruire delle detrazioni statali (fino al 65%) e scegliere di pagare la nuova caldaia a rate, senza intaccare la liquidità familiare.
La caldaia a condensazione di nuova generazione in sostituzione della vecchia, più che una scelta è “la” scelta, dato che è la sola in linea con la legge. È vero che la sostituzione della caldaia a metano è un costo, ma è un ottimo investimento che ti consente di recuperare i soldi spesi tagliando per sempre le bollette mentre. Inoltre dai una mano all’ambiente, diminuendo le emissioni nocive.
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