Piano cottura a induzione: come funziona e come si usa?

21 gennaio 2022 - 07:00 / di Camilla Giacinti Camilla Giacinti

Sempre più diffuso e sempre più apprezzato, il piano cottura a induzione si presenta con un design accattivante e funziona attraverso un sistema di bobine in rame collocate sotto un piano livellato in vetroceramica. Le bobine sono alimentate dalla corrente elettrica che, una volta azionate attraverso comandi touch, si attivano solamente entrando in contatto con pentole e padelle dotate di un fondo in materiale ferroso in grado di attivare le bobine.

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Come funziona?
Il piano cottura a induzione gode di un sistema di accensione touch sul piano stesso che, una volta messo in azione, emetterà un segnale acustico. Cucinare con il piano a induzione è semplice e intuitivo, vediamo come fare:

  • Premere il dito sul comando di accensione generale, posizionare la pentola nell’area desiderata.
  • Dai comandi, selezionare l’area corrispondente al punto di cottura scelto e impostare il livello di cottura desiderato. Alcuni piani cottura di ultima generazione sono in grado di riconoscere automaticamente su quale punto del piano è stata posizionata la pentola.
  • Il piano comincerà a riscaldare solo quando entrerà in contatto con la pentola. Grazie all’attivazione delle bobine, inizierà a riscaldarsi solamente la zona circostante del piano cottura che si sta utilizzando mentre il resto della vetroceramica rimarrà freddo.
  • Durante la cottura il sistema di comandi base offre la possibilità di regolare il calore emesso con livelli da 1 a 9 fino ad arrivare alla funzione Booster/Power indicata con “P” che, grazie ad una potenza molto elevata, consente di riscaldare grandi quantità d’acqua in pochissimo tempo.
  • Immancabile la funzione Timer. È possibile infatti impostare un timer di cottura diverso per ciascuna area di cottura; trascorso il tempo impostato, il punto di cottura collegato si spegnerà automaticamente emettendo un segnale acustico.
  • A fine utilizzo basterà toccare il tasto di spegnimento per disattivare il piano di cottura. Quando sullo stesso piano in vetroceramica si stanno utilizzando più punti di cottura, si dovrà spegnere o semplicemente portare a zero il punto di cottura non più necessario senza staccare completamente l’alimentazione al piano a induzione.
  • Nel caso in cui vi sia calore residuo sull’area utilizzata, una spia rimarrà accesa (solitamente una “H” a indicare HOT) fino alla sua completa dispersione. Se il piano di cottura dovesse rimanere inattivo, quindi senza pentole appoggiate, per più di 20 secondi, si spegnerà automaticamente.

Nota: In commercio esistono moltissimi piani di cottura a induzione e ciascuno di essi presenta diverse caratteristiche di utilizzo.

Quali Pentole utilizzare?
Nonostante la grande comodità e facilità di utilizzo, quando si decide di puntare sull’acquisto di un piano di cottura a induzione, ci si trova a fare i conti con il primo imprevisto: cambio pentole. È importante che il fondo della pentola abbia al suo interno una componente ferrosa poiché il piano di cottura a induzione funziona
come una sorta di calamita. Quest’ultima infatti sfrutta il campo elettromagnetico che si forma quando la bobina viene in contatto con il ferro per produrre calore e trasferirlo alle pentole. Per un acquisto consapevole meglio leggere con attenzione le caratteristiche della pentola o controllare i simboli incisi sulla la base

I materiali adatti:

  • acciaio, acciaio inox,
  • smaltato
  • ghisa (solo quelle apposite per piani a induzione)

I materiali non adatti:

  • il vetro
  • la ceramica
  • la porcellana
  • l’ottone
  • l’alluminio
  • il rame

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Quali sono i vantaggi del piano cottura a induzione?

  • i tempi di cottura ridotti, soprattutto per i liquidi, che giungono a ebollizione fino a metà tempo;
    non ci sono dispersioni termiche. Non c’è rischio che la fiamma cambi di direzione a causa degli spostamenti d’aria;
  • cottura più uniforme grazie alla distribuzione omogenea del calore;
  • pulizia semplice e veloce trattandosi di una superficie liscia, sulla quale i residui di cibo non si attaccano facilmente ed è quindi facile e veloce eliminarli;
  • riduce il rischio di scottature perché l’area in vetroceramica che circonda la zona di cottura resta fredda;
  • è più sicuro, poiché con l’induzione non c’è il rischio che avvengano eventuali perdite di gas;
    efficienza energetica.
  • Tempi di cottura ridotti, meno consumo di energia.
  • Ogni singola area di cottura del piano a induzione genera un assorbimento energetico di circa 2000 W, per riscaldare una pentola d’acqua, per esempio, il consumo è di almeno 1100 W.

Ogni singola area di cottura del piano a induzione genera un assorbimento energetico di circa 2000 W, per riscaldare una pentola d’acqua, per esempio, il consumo è di almeno 1100 W.
Detto questo, per un funzionamento ottimale dei piani cottura a induzione si dovrà prevedere un consumo più alto rispetto ai soliti 3 kW, sarà necessario portare il contatore a 5 kW. Non rinunciare alla comodità e sicurezza in cucina, configura l’offerta gas e luce per la tua casa, fai il primo passo verso un futuro migliore in termini sia economici che di sostenibilità.

Camilla Giacinti

Scritto da Camilla Giacinti

Nata a Milano, architetto e foodstylist, è sempre alla ricerca di nuove tecniche di cottura e gesti quotidiani ecosostenibili. L’esperienza nel settore dell’energia le ha dato modo di approfondire l’argomento nel suo ambiente preferito della casa: la cucina.