Uno degli strumenti che ti permette di avere il giusto comfort abitativo per una buona qualità di vita è il climatizzatore: utilissimo in estate e nelle mezze stagioni, tiene la tua casa fresca in estate e calda in inverno. Se questo lo sappiamo tutti, una cosa che spesso ignoriamo è quando va sostituito. E, nel caso di sostituzione climatizzatore, come fare per risparmiare.

Come capire se arrivato il momento di mandare in pensione il vecchio climatizzatore? Basta imparare a leggere i segnali che ci manda.

Sostituzione climatizzatore: i 6 segnali per capire che è il momento

1. Il climatizzatore è datato

L’età media di un climatizzatore è di 14 circa anni, superati i quali sostituirlo con un modello nuovo garantirà consumi energetici più bassi e bollette meno salate. Un climatizzatore datato è infatti responsabile di consumi troppo elevati e sicuramente non contiene R32, gas che garantisce elevate performance con un impatto ambientale ridotto, come richiesto dalle normative europee.

2. Guasti frequenti

Se i guasti diventano frequenti, prima di continuare a chiamare il tecnico per farlo riparare, valuta se non sia il caso di sostituirlo.

3. Flusso d’aria debole

Per poter raffreddare l’ambiente circostante in un tempo relativamente breve, l’aria che fuoriesce dal climatizzatore deve avere un flusso di una certa intensità. Un flusso troppo debole potrebbe dipendere da un cattivo funzionamento del compressore, da un’ostruzione delle bocchette o da un componente interno danneggiato. Un intervento in questo caso potrebbe essere molto costoso e converrebbe acquistare un climatizzatore nuovo.

4. Aria non sufficientemente fredda

Se il tuo climatizzatore non raffredda in modo sufficiente l’aria, potrebbe essere per diversi motivi (guasto al compressore, perdita nell’impianto di circolazione del gas refrigerante) e occorre rivolgersi a un tecnico specializzato. Anche in questo caso il costo dell’intervento potrebbe far propendere per una sostituzione con un modello di ultima generazione.

5. Fa eccessivamente rumore

Solitamente un climatizzatore è abbastanza silenzioso, quindi se senti rumori strani o eccessivi, c’è qualcosa che non va.

6. Perdite e umidità

La presenza di perdite che possono determinare problemi relativi all’umidità, oltre a segnalare un malfunzionamento, provoca un aumento dei consumi e una prestazione meno performante. Se a volte con un piccolo intervento si può rimediare a questo problema, altre volte è preferibile acquistare un dispositivo nuovo, soprattutto se la perdita in questione riguarda il fluido refrigerante. Questo non solo rischia di danneggiare pareti, pavimenti o mobili, ma potrebbe essere nocivo per la salute.

Ora che sai quando è il momento per sostituire il tuo vecchio climatizzatore, a questo punto la domanda è: “quale climatizzatore acquistare?”. Qui trovi un approfondimento totale sui climatizzatori, per scegliere quello giusto in base alle tue esigenze. Orientarsi tra tutte le marche e le tipologie presenti sul mercato non è certo semplice, devi capire qual è quello che meglio si adatta alle tue esigenze e fare una scelta oculata.

Sostituzione climatizzatore: risparmia scegliendo un modello efficiente

La prima cosa che devi sapere, quando stai per acquistare un nuovo climatizzatore, è che ci sono alcuni requisiti tecnici molto importanti da verificare:

  • Il brand È sempre preferibile optare per una marca conosciuta, anche per evitare rischi per la propria salute.
  • Garanzia europea Verifica sempre che l’apparecchio abbia la garanzia europea.
  • Classe energetica Un ottimo climatizzatore è di classe A, con almeno uno, due o tre segni +: garanzia, questa, di tagli consistenti in bolletta.
  • Pompa di calore La presenza della pompa di calore è un vantaggio in più, sia per le detrazioni fiscali di cui potrai usufruire, che per riscaldare casa durante la stagione invernale.
  • Tecnologia inverter Permette di regolare la potenza del condizionatore a seconda della temperatura circostante, conviene per prestazioni e risparmio economico.
  • BTU Scegli un climatizzatore con i BTU giusti per le tue esigenze: BTU insufficienti lo renderebbero non performante, mentre BTU in più significherebbero un consumo maggiore e ingiustificato.

A proposito, scopri qui come calcolare i BTU esatti per la tua abitazione. Per quanto riguarda il design dell’unità interna, il più diffuso sul mercato è lo split fisso che offre un buon equilibrio sul rapporto qualità/prezzo.

Split

In questo caso hai un compressore esterno cui corrisponde un elemento interno fissato a parete nella stanza o ambiente che si vuole rinfrescare. Alcuni modelli sono dotati di pompa di calore, garantendo fresco in estate e caldo in inverno. La maggior parte di questi climatizzatori è dotato di sistema inverter, in grado di mantenere stabile la temperatura riducendo i costi energetici.

Valuta anche il Multi-Split, utilissimo nel caso tu debba rinfrescare due ambienti, con una sola unità esterna. In appartamento, per esempio, puoi avere due split interni (uno in zona notte e uno in zona giorno) con un’unica unità esterna posizionata nel terrazzo o comunque addossata alla parete esterna.

Costi

Oltre a scegliere un climatizzatore efficiente e poco energivoro, risparmia anche grazie a diverse soluzioni smart di pagamento: scegli quella che preferisci e rendilo più semplice.

Puoi decidere di usufruire delle detrazioni fiscali per la sostituzione del climatizzatore vecchio e inefficiente, oppure rateizzare l’acquisto, così da pagare poche decine di euro al mese.

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