Quanto consuma un condizionatore e come gestirlo in modalità risparmio

22 dicembre 2021 - 16:31 / di Laura Sartori Laura Sartori

Il condizionatore è uno di quegli elettrodomestici a cui, dato il caldo torrido dell'estate, non si può rinunciare per avere comfort in casa. Molti ancora temono i consumi di questo elettrodomestico e le relative conseguenze in bolletta. Vediamo quanto consuma un condizionatore e come gestirlo risparmiando: scoprirai che puoi avere il fresco in casa senza dover necessariamente gravare troppo sulla bolletta.

Il consumo di un condizionatore dipende da diversi fattori, per cui, nella fase della scelta che precede l’acquisto, è fondamentale tenere in considerazione ogni elemento che lo influenza. Ricorda che a volte scegliere quello scontatissimo al centro commerciale non equivale necessariamente a fare l’acquisto migliore.

Quanto consuma un condizionatore

Il consumo dipende da vari elementi, esaminiamo i 4 principali.

  • Tipologia
    Esistono fondamentalmente due tipologie di condizionatori: fisso o portatile. Il portatile, dovendo aspirare aria calda e portarla fuori attraverso un tubo, avendo l’unità esterna integrata a quella interna, necessita di tenere la finestra aperta o di forare il muro, con una dispersione continua di fresco. Per questo motivo, pur avendo un prezzo più abbordabile, consuma molto di più di uno fisso. Diciamo che è consigliabile solamente per chi abita in affitto e non può fare lavori di muratura per installarne uno fisso.

In base poi ai locali che vuoi rinfrescare, puoi scegliere tra monosplit o multisplit: se il tuo obiettivo è climatizzare più stanze con un unico condizionatore, puoi optare per il multisplit, in caso contrario per un monosplit. 

  • Classe energetica
    Scelto il modello preferito, assicurati che abbia una classe energetica alta (A, A+, A++, A+++). La classe energetica rappresenta un elemento fondamentale per quanto riguarda i consumi del condizionatore e indica il rapporto tra l’energia consumata e la resa dell’elettrodomestico. Una classe elevata è garanzia di un condizionatore efficiente e di consumi minori. Se il costo di un modello in classe energetica alta ti sembra eccessivo, e in effetti costa di più rispetto a un modello in classe minore, considera però che in pochi mesi ammortizzerai la spesa grazie all’abbattimento dei consumi in bolletta. Non sottovalutare anche l’enorme mano che dai alla causa ecologica per merito del minore impatto ambientale per via del consumo energetico inferiore.

Per concretizzare, ecco un esempio di consumo (stimato) sulla base della classe energetica e ipotizzando 500 ore di accensione l’anno con un costo di 0,2 euro al kWh:

per un condizionatore in classe A++ si stima una spesa annua che va dagli 80 ai 120 euro, mentre per uno in classe C si possono superare i 200 euro annui. Una bella differenza!

  • Potenza del climatizzatore
    È molto importante scegliere il condizionatore con una potenza adeguata all’ambiente che dovrà raffrescare: una inferiore lo farà lavorare molto, consumando più del dovuto e con risultati comunque non sufficienti, mentre una potenza esagerata sarebbe sprecata.

Vuoi sapere come fare a calcolare la potenza giusta del tuo condizionatore? Leggi qui.

  • Tecnologia
    I modelli di ultima generazione sono dotati di tecnologia inverter, che permette di mantenere il motore acceso al minimo una volta raggiunta la temperatura desiderata e mantenerla costante. In questo modo si evitano gli sbalzi di temperatura e i consumi possono diminuire anche del 30%, rispetto a un modello classico.

Altri elementi che incidono sui consumi di un condizionatore sono anche l’isolamento termico dell’abitazione (più è buono, minori saranno i consumi) e la differenza tra la temperatura presente in casa e quella desiderata (più è alta, maggiori saranno i consumi).

 

Come risparmiare sui consumi

Oltre a scegliere un buon condizionatore, puoi risparmiare molto sui consumi seguendo questi semplici consigli:

  • Accensioni pianificate
    Programmare il timer del condizionatore significa evitare di farlo lavorare al massimo per avere la temperatura che desideriamo, ad esempio ricordandoci di farlo partire poco prima di rientrare dal lavoro, così da dargli tempo di rendere il clima piacevole al nostro arrivo.
  • Deumidificazione
    Ricorda che molto spesso più che il caldo è l’umidità a rendere l’ambiente insopportabile, per cui sarà sufficiente impostare la funzione deumidificatore per avere un clima gradevole e consumi inferiori.
  • Tapparelle, persiane e porte
    Per aiutare il condizionatore a lavorare di meno, chiudi sempre le persiane o abbassa le tapparelle, nelle ore più calde. Puoi anche mettere una tenda esterna sulle finestre per ridurre l’irraggiamento dei raggi solari diretti. Chiudi anche le porte dei locali climatizzati, eviterai sprechi di energia e di fresco.

Una cosa che non abbiamo ancora detto, ma che si rivela fondamentale per chi vuole tenere sotto controllo i consumi e desidera avere bollette più leggere, è di scegliere un gestore economico e una tariffa adatta alle proprie esigenze.

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Categorie: Risparmio energetico, Climatizzatore

Laura Sartori

Scritto da Laura Sartori