Come riscaldare la casa senza gas: dal pellet alla pompa di calore

27 gennaio 2022 - 14:16 / di Marco Alberti Marco Alberti

Una fetta importante delle spese domestiche è quella costituita dai costi per il riscaldamento. La scelta dell’impianto più adatto alle proprie esigenze diventa perciò fondamentale per ottimizzare spese e consumi. Inoltre, nonostante il fondo anti-rincari previsto dal Governo, il caro bollette che ci aspetta rende più attuale che mai il discorso sui vari sistemi di riscaldamento. Quale scegliere? Impianti elettrici o alimentati da combustibili ecologici oppure a gas? In questo articolo scopriamo come riscaldare la casa senza gas: dal pellet alla pompa di calore, scopriamo quali sono tutte le alternative.

Spesso, al momento di intervenire con una ristrutturazione o in occasione della costruzione di un nuovo edificio, la domanda che ci si pone è se sia più conveniente riscaldare la propria casa con il gas oppure con l’elettricità. Non si può rispondere a una domanda simile con pressapochismo e superficialità, è una scelta importante e richiede la valutazione attenta di molteplici fattori. Il costo dell’energia, il consumo abituale, il comfort desiderato ecc. Iniziamo esaminando le alternative più valide all’utilizzo del gas per il riscaldamento.

Pompa di calore

È una delle alternative al gas maggiormente diffuse. È un sistema che "preleva" energia termica dall’ambiente esterno (aria, acqua o terreno, dipende dalla tipologia della pompa di calore) e la trasferisce all’interno dell’ambiente domestico. Dal momento, però, che la sua efficienza dipende in larga parte dalla temperatura esterna, è necessario, prima di optare per questa soluzione, valutare attentamente la zona geografica in cui si vive. Se è caratterizzata da temperature molto rigide, sarebbe bene considerare di utilizzarla come impianto ausiliario oppure optare per una soluzione con pompa di calore ibrida. 

Caldaia a biomassa

Le caldaie a biomassa sono alimentate da combustibili organici (legna, pellet, eccetera) per scaldare l’acqua che sarà utilizzata per riscaldare gli ambienti domestici.

Pro: sfrutta fonti rinnovabili, il combustibile è economico.

Contro: parliamo di una struttura ingombrante, bisogna avere a disposizione un locale dove posizionare la caldaia, l’impianto idraulico e dove stoccare il combustibile. Inoltre, è una soluzione inquinante per quanto riguarda le emissioni in atmosfera.

Stufa a pellet

La stufa a pellet canalizzata funziona così: l’aria generata dalla combustione viene irradiata attraverso dei tubi, da una ventola, e poi diffusa nei vari ambienti della casa da apposite bocchette.

Pro: basso costo del pellet e rendimento più alto del legno in termini di produzione del calore e dosaggio autonomo del pellet necessario.

Contro: necessità di spazio per stoccare il pellet, manutenzione costante, bisogno di provvedere all’acquisto continuo del combustibile, trasporto fino a casa. Inoltre, se pensi che il pellet sia una fonte green di energia, ricorda che anche la sua combustione crea dei residui e polveri sottili che vanno comunque a finire nell’aria. Anche questa risulta inquinante.

Pannelli solari termici

I pannelli solari termici riscaldano l’acqua attraverso il calore del sole. L’acqua riscaldata sarà immagazzinata in un boiler e utilizzata per riscaldare gli ambienti o sfruttata per altri usi.

Svantaggio: l’efficienza di questa tipologia di riscaldamento diminuisce nei mesi invernali o autunnali, quando cioè il sole è più frequentemente coperto dalle nuvole. Sono consigliati solo in abbinamento ad altri tipi di riscaldamento principale.

In fondo a questa carrellata sulle alternative al riscaldamento senza gas, potremo affermare che quello elettrico è sicuramente un’ottima opzione a patto, però, che sia possibile combinarlo con le rinnovabili (es. ai pannelli fotovoltaici) oppure se si tratta di seconde case o piccoli appartamenti o monolocali. Ancora oggi, comunque, la soluzione più diffusa è la caldaia a metano a condensazione, la cui tecnologia permette di ottenere un alto rendimento, elevato risparmio energetico e quindi anche economico. Le motivazioni per cui la maggior parte delle famiglie la sceglie sono molteplici:

  • Risparmio economico: i consumi ridotti, ancor più limitati se abbinata a un sistema solare termico che consente di produrre acqua sanitaria, garantiscono un taglio netto in bolletta. Questo elemento è ancor più importante in un quadro caratterizzato da aumenti del costo dell'energia.
  • Sostenibilità: la tecnologia a condensazione consente di avere una riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera, poiché raffredda i fumi della condensazione.
  • Efficienza energetica: riesce a garantire un comfort ottimale con pochissimo consumo di materia prima (gas metano, appunto).
  • Agevolazioni fiscali: si può usufruire di diversi tipi di agevolazioni previste dal governo. C’è la possibilità della detrazione del 50%, del 65% o addirittura del 110% con il Superbonus.

In ogni caso, indipendentemente dalla tipologia di riscaldamento adottata, una decisione fondamentale da non sottovalutare assolutamente è quella della scelta del fornitore di energia. Grazie alla liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica si può valutare infatti, tra tutte, l’offerta più adatta alle proprie esigenze e risparmiare. 

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Categorie: Risparmio energetico

Marco Alberti

Scritto da Marco Alberti