Ogni anno, con il lunedì di Pasquetta, si decreta aperta la stagione dei pic-nic!
La parola pic-nic si è diffusa nel 1600 per indicare un pasto frugale, fuori dalle formalità, a base di alcuni alimenti semplici talvolta “rubati” dalla cucina. Il termine, poi tradotto in inglese pic-nic, deriva dal francese “pique-nique” composto da due parole: il verbo “piquer” che significa “stuzzicare, prendere, rubacchiare” e il suffisso “nique” ovvero “piccola cosa di poco valore”.

Anche se molto meno formale rispetto ad un pranzo seduti a tavola, il pic-nic racchiude in sé l’arte di gustare il cibo a contatto con la natura, con la giusta compagnia e scegliendo il luogo più adatto per l’atmosfera che si vuole assaporare. Scopriamo come vivere il pic-nic in modo davvero green.

 

Pic-nic libero o attrezzato?

Al parco sotto casa, in spiaggia, in montagna, nelle aree attrezzate, una volta definito il luogo dove goderci il nostro pic-nic si passa al secondo step: con o senza tavolo?

Abbiamo tre scelte:

  • Sfruttare i tavoli da pic nic in legno presenti nell’area semi attrezzata.
  • Portare un tavolino portatile pieghevole per potersi collocare liberamente nello spazio.
  • Munirsi di un ampio telo su cui appoggiare il tutto l’occorrente e anche sedersi/ sdraiarsi.

Quale menù è più adatto per un pic-nic?

Nel caso ci si volesse sentire liberi e spensierati come nel dipinto “Le Déjeuner sur l’herbe” di Édouard Manet, meglio preferire alimenti finger food, panini, tramezzini, tartelette salate, alimenti già porzionati e frutta già lavata (in alcuni casi anche tagliata), pronti all’assaggio da sdraiati, anche con le mani. Via libera a cibi da tagliare e servire da un contenitore all’altro se ci si può avvalere di un appoggio come tavoli da campeggio e aree attrezzate. Considera sempre la giusta quantità di alimenti e le porzioni per non ritrovarti con troppi avanzi. Un pic-nic sostenibile è anche no-waste!

E le bevande?  Bandite le bottiglie in plastica! Optate per bottiglie di vetro, trasportate l’acqua nelle borracce e usate i termos per caffè e altre bevande calde/fredde.

Kit da pic-nic e utensili ecologici.

Alla parola pic-nic, la prima immagine che si materializza nella nostra mente è la cesta in vimini con tovaglia e tovaglioli in tessuto Vichy insieme a piatti, posate e tazze ben riposte nei loro scompartimenti messi in sicurezza da cinghie in cuoio. Con l’attuazione della direttiva europea SUP  che dichiara guerra agli oggetti in plastica monouso anche in Italia e per assaporare appieno il gusto di un pic-nic eco-sostenibile, vediamo cosa ci occorre:

  • Un servizio di piatti semplice di casa.
    Basterà un piattino da dessert a persona, lo spirito del pic-nic è semplicità allo stato puro. Bicchieri di vetro resistente o tazze modello mug o borracce di alluminio personalizzate. Posate semplici di acciaio inox. Nel caso aveste optato per un menù a base di finger food, non saranno necessarie.
  • Se non potete fare a meno di un kit usa e getta perché più leggero da trasportare, preferite i set biodegradabili o in fibre di legno e ciotole ecologiche di cocco.
  • Telo da terra antimacchia e impermeabile per sedervi direttamente a terra senza sporcarvi o bagnarvi se il terreno è umido. Munitevi di tovaglioli di stoffa o carta riciclata.
  • Qualche sacchetto per la raccolta differenziata dell’immondizia.

Scegli e rispetta flora e fauna.

Può essere organizzato in qualsiasi località: in montagna, al lago, lungo i fiumi e torrenti, nei parchi di città o al mare, purchè sia fatto nel rispetto della natura che ci circonda. Se si volesse optare per una riserva, meglio informarsi su quale aree sono accessibili e quali destinate esclusivamente alla fauna locale da proteggere. Non accendere il fuoco. Rispetta sempre la natura. Non disturbare con rumori o altro la fauna locale ed evita di raccogliere o di danneggiare fiori o piante spontanee che rappresentano un contributo alla biodiversità. Coesistere in armonia con l’ambiente è possibile, basta usare alcuni piccoli e pratici accorgimenti per far sì che il nostro passaggio non lasci alcuna traccia!

Dopo aver diviso la spazzatura da piatti, contenitori, posate e bicchieri, basterà lavare tutto in lavastoviglie (a pieno carico). Le buone abitudini ecologiche sono un passo importante per il Pianeta come il risparmio energetico. Vuoi sapere quanto risparmi al mese in bolletta? Usa il nostro configuratore

scritto da

Nata a Milano, architetto e foodstylist, è sempre alla ricerca di nuove tecniche di cottura e gesti quotidiani ecosostenibili. L’esperienza nel settore dell’energia le ha dato modo di approfondire l’argomento nel suo ambiente preferito della casa: la cucina.

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