La cucina povera italiana è una tradizione culinaria che si è sviluppata nelle regioni dello stivale dove la povertà ha spinto le persone a utilizzare ingredienti semplici e a non sprecare nulla. Uno dei piatti più rappresentativi di questa tradizione, in particolare in Toscana, è la panzanella, famosa insalata diffusa nelle zone rurali della regione. La sua origine risale a tempi antichi, almeno al XVI secolo ed è strettamente legata alla cultura contadina e all'utilizzo di ingredienti di stagione.
La parola "panzanella" deriva dal termine "pane" e "zanella" che si riferisce a una ciotola o una zuppiera in cui veniva preparata l'insalata. Inizialmente, la panzanella era un modo per riutilizzare il pane raffermo, inzuppandolo nell'acqua per renderlo morbido e poi mescolandolo con gli ortaggi disponibili. Oggi, la panzanella è una delle insalate più amate in tutta Italia e viene servita in molte varianti.
La ricetta.
Ingredienti per 4-6 persone:
- 200 g di pane toscano raffermo
- 200 g pomodori maturi
- 1 cipolla di tropea
- 1 cetriolo
- 1 rametto di basilico
- sale e pepe q.b.
- olio extravergine d'oliva
- sale
- 1 L di acqua
- 40 g di aceto
Come si prepara la panzanella.
Il pane viene ammorbidito nell’acqua e un cucchiaino di aceto, poi strizzato e spezzettato a mano in piccoli pezzi. I pomodori e i cetrioli vengono tagliati a piccoli cubetti e poi aggiunti al pane. Le cipolle vengono tagliate finemente. Il basilico fresco, l'olio d'oliva e l'aceto servono per condire il tutto, insieme al sale e il pepe. La panzanella è un piatto perfetto per l'estate, quando si cercano piatti freschi e leggeri. È anche molto versatile e si presta ad essere arricchita con altri ingredienti a seconda delle preferenze personali. Ad esempio, alcuni aggiungono tonno in scatola, olive nere o mozzarella di bufala per una variante più sostanziosa.
Pur essendo un piatto semplice, ha spesso ispirato i cuochi di alta cucina. Negli ultimi anni, molti chef hanno rivisitato la panzanella, presentandola in versioni più sofisticate e raffinate, rappresentando un'icona della cucina toscana e della dieta mediterranea.