Quanto consuma un congelatore e che impatto ha sulla bolletta

18 novembre 2021 - 08:45 / di Laura Sartori Laura Sartori

Ognuno di noi in casa ha un frigorifero comprensivo di freezer, ma ben presto si rivela troppo poco capiente soprattutto per le famiglie numerose e per chi ha la passione di coltivare l’orto. Ma quanto consuma un congelatore per le scorte?

Spesso si desidera acquistare un congelatore esterno per la comodità di avere più spazio dove conservare i cibi, i prodotti dell’orto che è generoso e abbondante in primavera e in estate. I pollici verdi sono aumentati molto; con lo stop imposto dal lockdown e le abitudini modificate dallo smart working, molte persone hanno riscoperto il contatto con la natura, il piacere di coltivare i propri alimenti e hanno realizzato orti in giardino o in terrazzo per avere verdure fresche e genuine.

Inoltre, con un congelatore a disposizione, le famiglie numerose possono approfittare di offerte vantaggiose al supermercato facendo scorte a prezzi convenienti.

Per tutti questi motivi, se stai pensando di comprare un congelatore e vuoi sapere quale impatto avrà sulla tua bolletta, questo articolo ti sarà utile.

In realtà, se guardiamo i Watt, un congelatore consuma in un’ora meno energia di una lavatrice o una lavastoviglie. Il fatto è che queste ultime restano accese il tempo di un ciclo di lavaggio, mentre un congelatore è in funzione 24 ore.

Quanto consuma un congelatore?

La potenza elettrica di un congelatore varia a seconda delle sue dimensioni: un modello di mezzo metro cubo stand-alone assorbe circa 300 W di potenza in un’ora, prendendo in considerazione consumi medi che in relatà variano, appunto, da modello a modello. Per fare brevemente un calcolo dell’impatto in bolletta, considera che può rimanere acceso più o meno 300 ore al mese (non perché le restanti ore del mese venga spento, ma per via dei termostati che consentono di metterlo in modalità risparmio energetico una volta raggiunta la temperatura corretta). Il consumo energetico sarà quindi di 0,3 x 300 = 90 kWh e, considerando un costo ipotetico dell’elettricità di 0,18 euro/kWh, sarà pari a 90 x 0,18 = 16,2 euro al mese.

Occhio alla classe energetica degli elettrodomestici

Oltre alle dimensioni, ciò che influenza moltissimo il consumo elettrico, come del resto succede in generale per gli elettrodomestici, è la classe energetica. Una direttiva del 1992 della Comunità Europea ha stabilito l’obbligo di esporre sugli elettrodomestici più importanti l’etichetta energetica, dove oltre alla classe energetica vengono indicate altre caratteristiche tecniche. La classe energetica è indicata tramite lettere che vanno dalla A alla G, dove la lettera A assicura il consumo energetico più basso e la G il consumo maggiore. Il primo passo per risparmiare in bolletta, quindi, inizia proprio al momento della scelta del nuovo congelatore: preferisci sempre la classe energetica più alta (A, A+, A++).

È meglio spendere un po’ di più per un modello più efficiente per poi risparmiare in bolletta, riuscendo in questo modo ad ammortizzare la spesa sostenuta sul medio e lungo periodo.

Esempio concreto di consumo del congelatore

Per fare un esempio concreto, ci basiamo sui dati dell’Enea.

Ipotizzando un costo di 1kW = 0,18 euro, prendiamo in esame un congelatore di tipo verticale, di libera installazione, con sistema di raffrescamento di tipo statico, da 300 litri.

Se il modello è in classe A+++ comporta un consumo di kWh annui inferiore a 143, corrispondente a una spesa inferiore a 26 euro.

Lo stesso congelatore, ma di classe A, consuma da 354 a 284 kWh l’anno, con una spesa che va da 64 a 51 euro.

Se invece ha una classe più bassa, ad esempio la B, il congelatore consuma in un anno da 483 a 355 kWh, per una spesa che può arrivare a 87 euro.

Il contesto ambientale

Un altro parametro che incide sul consumo del congelatore e che dovremmo prendere in considerazione è l’ambiente in cui viviamo. Tenere il congelatore in casa oppure in una zona come la cantina o un garage non coibentato, dove è presente maggiore umidità, non è la stessa cosa.

Dobbiamo scegliere la classe climatica del congelatore più adatta alle nostre esigenze. Se le temperature esterne, ad esempio, vanno dai 18 ai 43 gradi, sarà bene scegliere la classe climatica T, mentre se le temperature sono più basse, dai 10 ai 32 gradi, sarà preferibile la classe climatica SN. Sul mercato sono presenti anche modelli con classi climatiche allargate che riescono a garantire ottime prestazioni con qualsiasi condizione climatica, anche le più estreme.

Consigli per consumare meno e risparmiare energia elettrica in casa

Abbiamo visto come il consumo varia a seconda delle caratteristiche del congelatore. Esistono però dei piccoli accorgimenti che valgono per ogni modello e che ti fanno risparmiare energia e soldi.

  • Aperture
    Dal momento che il congelatore consuma di più quando deve raggiungere la temperatura di lavoro, avrai il consumo maggiore quando lo aprirai. Per questo conviene limitare le aperture, e non tenerlo aperto per troppo tempo. Lo scambio di aria, calda e fredda, prodotto quando apriamo, provoca infatti una dispersione di energia.
  • Pulizia
    Tieni sempre pulite le parti esterne e la serpentina, per evitare che la polvere si accumuli, rallentandone il funzionamento e producendo di conseguenza un consumo maggiore.
  • Ubicazione
    Posizionalo sempre lontano da fonti di calore o da finestre e lascia almeno una decina di centimetri di spazio tra la parete e il congelatore.
  • Manutenzione
    Abbi cura di controllare le guarnizioni e sostituirle non appena si logorano.

Qui due articoli utili in ottica di risparmio energetico: L'uso consapevole del congelatore e  10 modi per ridurre spese e consumi in casa.

Infine, ultimo ma fondamentale, quando si parla di consumi e risparmio energetico, una parte decisiva è rappresentata dalla scelta del proprio fornitore di energia e della tariffa energetica più adeguata alle proprie esigenze.

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Categorie: Luce, Risparmio energetico

Laura Sartori

Scritto da Laura Sartori