Cosa si intende con energia verde?
Si sente sempre più spesso parlare di energia verde, rinnovabile o green: ma di cosa si tratta, esattamente? Con queste definizioni si indica quell’elettricità prodotta da fonti alternative rispetto ai più tradizionali combustibili fossili, petrolio, carbone, oli combustibili, pet coke e molto altro ancora.
Energia, dunque, che proviene da fonti naturali quali il sole, l’acqua e il vento il cui esaurimento è calcolabile solo su un periodo di tempo assai lungo. E che, in quanto tale, rappresenta un modo per tutelare l’ambiente che ci circonda (oltre che, come vedremo in seguito, il nostro portafogli).
Cosa dice la legge?
Ma partiamo dalle basi: per essere ancora più precisi, cerchiamo di capire che cosa dicono le normative italiana ed europea sul tema dell’energia verde. Secondo la direttiva 2009/28/Ce (conosciuta anche come direttiva RES – Renewable Energy Sources) e il D.Lgs. N. 28/2011, le fonti energetiche rinnovabili sono quelle:
- Eolica: l'energia del vento, ovvero l'energia cinetica di una massa d'aria in movimento.
- Solare: l'energia associata alla radiazione solare.
- Aerotermica: il calore presente nell'aria esterna.
- Geotermica: l'energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore.
- Idrotermica: il calore presente nell'acqua di laghi, fiumi e falde acquifere.
- Oceanica: detta anche marina o pelagica, è l'energia racchiusa in varie forme nei mari e negli oceani.
- Idraulica: la forza del movimento dell'acqua.
- Biomassa: combustibili, energia elettrica e termica provenienti da materiali di origine biologica.
- Gas: di discarica, residuati dai processi di depurazione e biogas.
A fronte di una sempre più crescente richiesta di energia elettrica, ma con la necessità di ridurre il più possibile le emissioni nocive e i costi, le fonti rinnovabili appena elencate rappresentano la risposta più convincente alle domande del mercato e della tutela ambientale.
I numeri del successo
Basta leggere qualche dato per convincersi che quella dell’energia verde rappresenta sempre di più la strada del futuro: una recente ricerca delle università di Stanford, Berkeley e Berlino ha calcolato come cambierebbe la Terra se entro il 2050 tutti i settori che si servono di energia (trasporto, riscaldamento/raffreddamento, industria, agricoltura e pesca) attingessero da fonti 100% naturali.
I calcoli effettuati parlano di una riduzione del riscaldamento globale di 1,5°C e di una drastica riduzione dei decessi per inquinamento. Non solo. Tali best practice porterebbero anche alla creazione di 24,3 milioni di nuovi posti di lavoro, alla riduzione dei costi energetici per le società e, in generale, all’abbassamento del 42,5% della richiesta di energia in tutto il mondo. E per l’Italia? La ricerca parla chiaro: risparmi pari a 6.500 Euro per cittadino ogni anno, oltre 40mila morti premature in meno e circa mezzo milione di nuovi posti di lavoro.
Energia prodotta dalle centrali
Uno scenario di questo tipo non è poi così lontano come potrebbe apparire: già oggi esistono sul mercato diversi strumenti che trasformano il calore del sole, la forza di vento e acqua in energia elettrica totalmente green. Parliamo, infatti, di vere e proprie strutture quali le centrali idroelettriche e quelle geotermoelettriche che, se posizionate a ridosso di un fiume, di una montagna, sono in grado di immagazzinare e ridistribuire un grande quantitativo di energia. Questo permette ai fornitori di proporre delle offerte energia a costi molto bassi, evitando oltretutto di emettere CO2 nell'aria.
Energia fai da te
E per i privati? Anche loro possono dotarsi di supporti che permettono di usufruire di energia verde autoprodotta e a costi contenuti. Parliamo, per esempio, dei pannelli solari di impianti fotovoltaici: parte dei Sistemi Efficienti di Utenza (SEU), questi impianti permettono di produrre energia necessaria per far funzionare luci ed elettrodomestici senza doverla acquistare dalla rete di distribuzione.
Anche le pompe di calore hanno la stessa funzione, con la differenza, tuttavia, che si possono abbinare al fotovoltaico per creare un sistema ibrido. Composto da una pompa di calore con funzione di climatizzatore e scalda acqua integrata ai pannelli solari, questa combinazione dà vita a un sistema energeticamente efficiente e a bassissimo impatto ambientale.
E per quei privati che hanno un’attività o una casa in zone ventose è possibile installare un impianto sfruttando il micro eolico domestico: esso può essere posizionato sul tetto per alimentare l’impianto di illuminazione del terrazzo, del giardino e del portone di casa.