Consumo elettrodomestici: cosa significa se scatta il contatore

16 dicembre 2021 - 16:31 / di Marco Alberti Marco Alberti

Sabato sera, le pizze sono nel forno, in tv la serie che ami aspetta solo te per iniziare, quando all’improvviso scatta il contatore. Si spegne tutto, la tv, le luci di casa, il forno: cosa fare? Ma soprattutto, cosa significa se il contatore scatta? Solitamente questo avviene quando il consumo degli elettrodomestici che vengono utilizzati contemporaneamente supera la potenza disponibile.

In genere le utenze domestiche hanno una potenza impegnata di 3 kWh, con la possibilità di arrivare a 3,3 kWh. Quando però questa soglia viene superata, il contatore scatta, interrompendo il flusso di energia. Ciò accade di solito nel caso in cui vengano utilizzati più elettrodomestici contemporaneamente: ad esempio forno elettrico, lavastoviglie, tv.

Cosa fare se scatta il contatore

Quando scatta il contatore a causa di un consumo eccessivo di kWh, prima di sollevare di nuovo la leva, occorre spegnere almeno qualche elettrodomestico. Se è in funzione la lavatrice, ad esempio, metterla in pausa, o spegnere il forno. Solo allora è possibile riattivare il contatore così che il flusso di energia torni a far funzionare ogni cosa regolarmente.

Contatore e consumo elettrodomestici

Saper cosa fare quando scatta il contatore non basta. È importante capire il motivo per cui accade, così da non trovarci ancora in questa situazione di disagio. Innanzitutto, tieni presente che i 3 kWh di potenza di un contatore standard ad uso domestico non permettono di accendere troppi elettrodomestici contemporaneamente, o comunque di metterne in funzione troppi che assorbano una potenza elevata e per troppo a lungo. Si rivela fondamentale, allora, conoscere e saper misurare i consumi dei vari tipi di elettrodomestici, ma anche avere ben presente la differenza tra consumo e assorbimento elettrico.

Consumi degli elettrodomestici e assorbimento elettrico

Per sapere quanto consuma un elettrodomestico, e di conseguenza conoscere il suo impatto sulla nostra bolletta, bisogna calcolarlo. Ciò che troviamo scritto sull’etichetta energetica, infatti, è l’assorbimento di quell’elettrodomestico, non il suo consumo. Prendiamo ad esempio una TV, la cui etichetta energetica riporti la scritta 200 Watt: significa che la nostra Tv assorbe 200 Watt di energia in un dato momento del suo funzionamento. Per scoprire quanto consuma, dobbiamo moltiplicare i 200 Watt per il tempo di utilizzo, e moltiplicare il risultato ottenuto per il costo che il tuo fornitore di luce e gas applica.

Consumo elettrodomestici: come agire per prevenire

Relativamente al consumo dei tuoi elettrodomestici, questo dipende dalla classe energetica a cui appartengono: più è alta, minore sarà il consumo di energia elettrica. Ogni elettrodomestico è fornito di una targhetta nella quale è indicata la potenza istantanea: se corrisponde, ad esempio, a 100 W, vuol dire che consuma 0,1 kWh a pieno regime.

In seguito a una direttiva della Comunità europea, inoltre, ogni elettrodomestico deve indicare, oltre alla potenza espressa in Watt, anche il consumo annuo in kWh. Naturalmente vi sono anche altre variabili che vanno ad influenzare il consumo, come l’utilizzo che se ne fa, le dimensioni ecc. Di norma gli elettrodomestici che registrano i consumi maggiori sono quelli provvisti di resistenza elettrica e che quindi usano l’elettricità per riscaldare. Se vogliamo fare una lista in ordine decrescente di consumi: condizionatore, forno elettrico, lavatrice, ferro da stiro, aspirapolvere, phon per capelli. Dicevamo che l’energia consumata dipende anche dall’uso che se ne fa: la tua lavatrice infatti consumerà di più non solo se non appartiene ad una classe elevata, ma anche se non viene fatta lavorare a pieno carico oppure se la usi a temperature eccessivamente alte e spesso non necessarie (nella maggior parte dei casi 40 gradi sono più che sufficienti).

Consigli per ridurre i consumi elettrici

Ti sarà utile quindi sapere quali sono gli elettrodomestici che puoi accendere contemporaneamente. La regola è che un contatore per utenze domestiche standard di 3 kWh non regge il carico di due elettrodomestici grandi (condizionatore e forno, ad esempio). Sarà meglio allora scegliere di utilizzare insieme uno medio o piccolo e uno grosso (asciugacapelli e lavatrice).

Naturalmente, il consiglio da seguire sempre al momento dell’acquisto di un nuovo elettrodomestico è quello di preferire classi energetiche elevate, che vanno dalla A alla A+++.

Qui alcuni consigli su come ridurre al minimo i consumi:

Aumento potenza disponibile: come funziona e come richiederlo

Se ti accorgi che il tuo contatore scatta troppo spesso, però, significa che la potenza non è abbastanza per riuscire a coprire il tuo fabbisogno abituale. In questo caso hai la possibilità di richiedere un aumento della potenza disponibile.

Conoscere i propri fabbisogni energetici, saper quali elettrodomestici scegliere e come utilizzarli sono tutti elementi fondamentali per cercare di ottimizzare i consumi e ridurre le spese. Altrettanto importante, ora che siamo finalmente in dirittura d’arrivo e la fine del mercato tutelato è prossima, è poter scegliere la tariffa luce e gas che più si adatta alle abitudini della tua famiglia. Oggi puoi scegliere di avere bollette più leggere e delle offerte su misura per le tue esigenze.

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Marco Alberti

Scritto da Marco Alberti