Caldaia a Condensazione: Vantaggi e Consumi

28 novembre 2017 - 14:11 / di Roberto Ferri Roberto Ferri

Efficienza e risparmio

La caldaia a condensazione è un particolare tipo di caldaia a tenuta stagna che consente risparmi fino al 30% in condizioni ottimali. Di seguito riceverai indicazioni su come ottimizzare il rendimento della caldaia a condensazione ottenendo una riduzione dei consumi di gas e, in definitiva, delle spese di riscaldamento. Se invece hai bisogno di informazioni generali, leggi il nostro articolo sul funzionamento della caldaia a condensazione.

L’argomento si compone di due macro-temi:

  • Risparmio annuo netto stimato sulla bolletta del gas;
  • Tempi di ammortamento per l’acquisto di una nuova caldaia.

Il primo riguarda proprio le differenze nette di consumo rispetto alle caldaie tradizionali, e può essere influenzato da una serie di fattori, aumentando in base alle scelte che si compiono.

Il secondo riguarda i costi iniziali per l’acquisto di una nuova caldaia a condensazione. Tuttavia il risparmio che si ottiene dalla caldaia a condensazione consente di rientrare dell’investimento e di ottenere vantaggi di costo già nel breve termine, anche grazie ad incentivi fiscali e metodi di pagamento convenienti. Vediamo insieme i dettagli.

Quanto si risparmia con una caldaia a condensazione

Molto dipende da quale delle tante offerte gas disponibili sul mercato si sia scelta, ma in linea di massima bisogna partire da un punto: la caldaia a condensazione è di fatto l’unica caldaia che è possibile installare nelle abitazioni italiane secondo le normative nazionali ed europee; la sola eccezione è costituita da caldaie tradizionali aperte collegate a canne fumarie ramificate per condomini, pertanto il tema del risparmio non è tanto una questione di scelta, ma risponde all’esigenza di inquadrare i propri conti.

Diremo allora che Il risparmio viene soprattutto dai consumi della caldaia a condensazione, che sono minori in materia di combustibile a causa del miglior utilizzo del calore prodotto dal sistema. Le stime assestano la minor spesa in combustibile tra un 15% ed un 20% annuo, ma molto dipende dalla situazione preesistente, e da alcuni fattori che vanno considerati.

  • Caldaia precedentemente installata
  • Presenza di termovalvole
  • Tipo di riscaldamento
  • Dimensioni dell’abitazione

 

Risparmio rispetto alla vecchia caldaia

Se la caldaia che si va a sostituire è una vecchia caldaia a camera aperta, anche nell’ipotesi di una caldaia funzionante e sempre perfettamente manutenuta (ipotesi migliore) il consumo di combustibile di una caldaia a condensazione è del 25% inferiore, con picchi del 30% in casi particolari.

Con una caldaia a camera stagna tradizionale il differenziale varia a seconda del livello di manutenzione ricevuto dalla vecchia caldaia, ma normalmente si ottiene un risparmio di almeno il 20%.

Tutto questo se la caldaia a condensazione funziona a ritmi ottimali, e soprattutto viene tenuta costantemente in perfetto stato di manutenzione. La manutenzione della caldaia a condensazione è una questione importante, soprattutto per il fatto che all’interno della sua camera stagna può accumularsi il calcare, e che i fumi di combustione devono essere controllati periodicamente. Proprio per questa importanza, è opportuno assicurarsi che il servizio di manutenzione sia svolto con precisione e competenza.

 

Risparmio con valvole termostatiche

Le valvole termostatiche sono recentemente diventate uno degli elementi più importanti per il risparmio sul riscaldamento; agendo sulla temperatura di ciascuna stanza, consentono di limitare gli sprechi di calore, e di differenziare le temperature erogate da singoli elementi caloriferi. L’abbinamento caldaia a condensazione e termovalvole offre ulteriori, importanti opportunità di risparmio, soprattutto se si tratta di termovalvole elettroniche: se abbinate alla caldaia a condensazione, consentono di portare la riduzione dei costi di combustibile sulla soglia del 30%.

 

Risparmio con diversi tipi di riscaldamento


Dimensionamento corpi radianti

Come abbiamo visto, il funzionamento della caldaia a condensazione si basa sul far condensare il vapore contenuto nei fumi di combustione. Il vapore condensa a 56 gradi circa. La temperatura generale del sistema dovrebbe essere al di sotto dei 56 gradi per avere un risparmio ottimale. Più alta è la temperatura dell’acqua che è necessario tenere per riscaldare l’ambiente, più alti sono i consumi della caldaia a condensazione.

In quali situazioni serve tenere una temperatura dell’acqua elevata?

In quelle situazioni in cui le superfici dei radiatori sono molto ridotte rispetto all’ambiente che devono scaldare. Per contro, radiatori dalle superfici ampie consentono di lavorare con l’acqua del circuito a temperatura più bassa.

Serve cambiare i radiatori per risparmiare?

Potremmo esordire dicendo subito che nella stragrande maggioranza dei casi, non serve cambiare i radiatori. La ragione principale è che le abitazioni italiane sono costruite fin dagli anni 60 con dimensioni degli elementi radianti ottimali, quasi sempre sovradimensionate rispetto al bisogno. Questo fa sì che non sia necessario sostituire i radiatori per avere risparmi con la caldaia a condensazione. Se poi si è in possesso di un impianto con pannelli radianti, o addirittura con riscaldamento a pavimento, il risparmio aumenta di molto.

A quale temperatura dell’acqua è bene situarsi?

Il limite convenzionalmente posto a buone performance della caldaia a condensazione si aggira intorno ai 75 gradi: se l’acqua dell’impianto gira a quella temperatura, il risparmio con la caldaia a condensazione sarà ridotto. Al di sotto di questa soglia, il risparmio tenderà ad aumentare fino ad assestarsi al massimo possibile con una temperatura di lavoro intorno ai 56 gradi (temperatura di condensa del vapore acqueo). La grande maggioranza delle abitazioni italiane lavora con temperature dell’acqua nell’impianto al di sotto dei 70 gradi. 

Riscaldamento a pavimento

L’impianto a pavimento con caldaia a condensazione è probabilmente il modo migliore per aggiungere risparmio a risparmio in quanto questa tipologia di caldaia aumenta la sua efficienza all’aumentare delle dimensioni dei corpi radianti.

Il riscaldamento a pavimento rappresenta la maggiore dimensione radiante possibile in un’abitazione; inoltre le temperature di funzionamento dell’acqua in questi sistemi si mantengono ben al di sotto dei 70 gradi, consentendo ottime performances al meccanismo di recupero di calore attraverso condensazione.

L’idea migliore, poi, è associare sistemi di controllo remoto dell’accensione e dello spegnimento del sistema caldaia. Il riscaldamento con caldaia a condensazione e pavimento radiante,infatti, dà il meglio di sé quando può essere mantenuto a temperature costanti, e fatto passare gradualmente da una temperatura all’altra.

Poter controllare la temperatura di funzionamento quando si è fuori casa costituisce un ottimo modo per evitare sia gli sbalzi di temperatura anche quando non si è all’interno dell’abitazione. Le proposte per questo tipo di sistemi di controllo sono ormai molte, ed in alcuni casi possono essere davvero convenienti.

Risparmio con caldaia a condensazione e dimensioni dell’abitazione

La caldaia a condensazione si può installare in tutte le tipologie di abitazione: dal monolocale agli appartamenti di medio/grandi dimensioni, dalle abitazioni indipendenti alle grandi ville. Va da sé che un’abitazione grande richieda una caldaia grande, ma il prezzo delle caldaie a condensazione cresce meno che proporzionalmente rispetto alle dimensioni; una variazione di costo molto ridotta consente di passare da un modello per un appartamento da 60 mq, ad uno capace di scaldare ambienti fino a 200 mq.

In definitiva, il le dimensioni dell’ambiente non contano particolarmente, purché la scelta della potenza della caldaia sia fatta in modo oculato. 

Ammortamento dei costi di una caldaia a condensazione

Abbiamo visto i risparmi possibili con una caldaia a condensazione, e gli elementi che consentono di massimizzare i risparmi. Tuttavia, sappiamo che una caldaia a condensazione ha un costo superiore rispetto a quelle tradizionali. Diventa quindi importante capire in quanto tempo questo maggior costo può essere ammortizzato, per farsi un’idea concreta dei risparmi reali. Idealmente, il tempo di ammortamento di una caldaia a condensazione può essere stimato tra le 2 alle 4 stagioni.

Ovviamente, questo tempo può aumentare o può attestarsi sul limite inferiore a seconda di quanti più dei fattori nominati sopra lavorano a nostro favore. Nelle stagioni successive, le minori spese in combustibile saranno tutte di risparmio netto.

Ci sono però due ulteriori fattori che incidono sull’ammortamento della caldaia a condensazione:

  • Incentivi e detrazioni fiscali
  • Possibile acquisto a rate

Sono stati introdotti negli ultimi anni diversi incentivi per le caldaie a condensazione. Si tratta di detrazioni fiscali sull’acquisto, e in alcuni casi anche di contributi. Questo tipo di interventi accelera a volte anche di molto il recupero delle spese sostenute per installare una caldaia a condensazione, per cui verificare se se ne ha diritto è importante. Se vuoi avere ulteriori informazioni, puoi contattarci qui.

L’acquisto di una caldaia a condensazione a rate presenta l’indiscutibile vantaggio di diluire fin da subito i costi, e così il risparmio generato dal funzionamento dell’impianto le copre sostanzialmente fin dall’inizio. Per questo può essere importante fare riferimento ai fornitori che consentono l’opzione di pagamento rateale se si desidera limitare l’impatto finanziario della sostituzione della caldaia.

 

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Categorie: Residenziale, Caldaie

Roberto Ferri

Scritto da Roberto Ferri