Hai una caldaia a camera stagna e stai pensando di sostituirla con una più moderna a condensazione? Sei nel posto giusto. Vediamo se la sostituzione caldaia con un generatore a condensazione è la scelta migliore, sia per risparmiare sulle bollette che per inquinare meno.
Ecco tutto quello che devi sapere per prendere la decisione giusta.
Uno degli aspetti più importanti in una casa è proprio l’impianto di riscaldamento, che, oltre a garantirti il giusto comfort domestico, è responsabile di buona parte delle spese in bollette. Per questo è importante scegliere la tecnologia migliore: caldaia a camera stagna o a condensazione? La differenza tra i due tipi di caldaia sta nel loro funzionamento. Entrambe hanno una camera di combustione sigillata, ciò che le differenzia in modo sostanziale è la gestione dei gas combusti: nel modello a camera stagna semplice vengono espulsi attraverso la canna fumaria e si disperdono nell’ambiente, nel modello a condensazione vengono “riciclati” per riscaldare ulteriormente l’acqua del tuo impianto, con la conseguenza di ridurre le emissioni in atmosfera e ottimizzare il consumo di energia. Vediamo nel dettaglio questo diverso funzionamento.
Questo tipo di caldaia non viene più prodotta dal settembre 2015 (direttiva ERP 2009/12/CE), ma è ancora possibile averla in casa.
La caldaia a camera stagna, attraverso un tiraggio forzato, preleva l’aria dall’esterno. Per questo motivo, non prelevando aria dal locale in cui si trova, può essere installata anche in spazi piccoli, anche in cucina se opportunamente ventilati.
I fumi della combustione escono dalla canna fumaria come gas di scarico diffondendosi nell’ambiente esterno. Il problema è che ciò che si disperde nell’aria, non è solamente fumo, ma anche calore, quindi energia. Un’energia preziosa perché rappresenta più o meno il 15% di tutta quella prodotta dalla caldaia. Questa dispersione fa sì che il rendimento della caldaia non sia ottimale, ma si fermi in media all’85%-90%.
Il funzionamento è molto simile a quello della caldaia a camera stagna ma in questo caso, invece di espellere i gas combustibili direttamente, parte del calore latente viene recuperato e immesso in un sistema di condensazione che raffredda i fumi: il calore residuo viene ceduto all’acqua dell’impianto di riscaldamento per aumentarne la temperatura. Riepilogando, fumi raffreddati vengono espulsi all’esterno, mentre la condensa viene raccolta e utilizzata per produrre ulteriore energia.
Il recupero di questo calore, che nel caso di una caldaia a camera stagna va disperso nell’ambiente, migliora il rendimento della caldaia facendolo arrivare anche al 108-110%.
Nel caso di un’abitazione di nuova costruzione è praticamente una scelta obbligata, ma anche la migliore, sotto molti aspetti. Vediamoli tutti:
L’unico punto dolente di questo tipo di caldaia potrebbe sembrare il prezzo: se una caldaia a camera stagna costa sui 500 euro (ma è obsoleta), per un modello a condensazione devi mettere in conto una spesa di qualche migliaio di euro. Ho detto “potrebbe sembrare” perché in realtà, questa grande differenza di costo iniziale sarà ammortizzata già dopo 3/5 anni, per via delle bollette di gran lunga più basse: potrai risparmiare fino al 25-30%!
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Concludendo, è chiaro che scegliere di sostituire la vecchia caldaia con una a condensazione di ultima generazione rappresenta la scelta migliore. Non solo è la soluzione ottimale per ridurre le emissioni di sostanze nocive nell’ambiente, ma anche un ottimo modo di tagliare le spese per il riscaldamento.
Non ti resta che capire, tra i tanti modelli in commercio, quale sia il più adatto alle tue esigenze. Scarica gratuitamente la guida caldaia che ti aiuterà nella scelta giusta.
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