Il fotovoltaico si è dimostrato un driver importante per la transizione energetica del Paese ed è una scelta che sempre più persone stanno attuando. La motivazione è che installare un impianto fotovoltaico, soprattutto alla luce dei rincari energetici, è un investimento che comporta diversi vantaggi non soltanto in termini di sostenibilità, ma soprattutto di natura economica. Si tratta infatti di un investimento che si ripaga in media dieci anni, per un impianto di lunga vita (circa 20 anni) che richiede peraltro una minima manutenzione ordinaria. Per valutare esattamente il risparmio economico di un impianto fotovoltaico occorre però verificare un elemento fondamentale: la percentuale di autoconsumo. Maggiore sarà questa percentuale e maggiore sarà il risparmio in bolletta. Vediamo quanta energia si può risparmiare grazie all’autoconsumo fotovoltaico.
Una volta stabilito cosa si intende per autoconsumo fotovoltaico, scopriamo come funziona, quali vantaggi comporta e come incrementarlo al massimo.
L’autoconsumo fotovoltaico non è altro che il consumo istantaneo dell’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico. In poche parole significa produrre autonomamente l’energia elettrica necessaria per i propri consumi energetici, senza prelevarla dalla rete elettrica. È facile capire perché più la quota di autoconsumo sarà alta, più elevato sarà il risparmio economico, dal momento che ci consente di renderci quasi del tutto indipendenti dalla fornitura del nostro ente energetico.
In un impianto fotovoltaico, le celle dei pannelli assorbono la luce del sole e la trasformano in corrente elettrica continua. Questa, attraverso l’inverter, viene convertita in corrente alternata da poter utilizzare in casa. Il grande limite dell’impianto fotovoltaico però è nell’immediatezza con cui questo consumo deve avvenire. Tutta l’energia prodotta dai pannelli solari e non utilizzata istantaneamente, infatti, sarà perduta. Inoltre, nelle ore notturne la produzione di energia sarà interrotta e sarà minore nelle giornate poco soleggiate. Superare questi problemi e aumentare la propria quota di autoconsumo è però possibile.
Un accorgimento per sfruttare il più possibile l’autoconsumo di energia è quello di concentrare i propri consumi energetici nei momenti della giornata in cui l’impianto produce energia: ad esempio fare le lavatrici o utilizzare la lavastoviglie di giorno. Per godere al massimo dei vantaggi del tuo fotovoltaico, però, e rendere massimo l’autoconsumo, la soluzione è quella di integrarlo con una batteria di accumulo. Pensa che in questo modo puoi incrementare l’autoconsumo fino all’80%. Praticamente i continui rincari del prezzo dell’energia non saranno più un problema, dal momento che sarai quasi del tutto indipendente a livello energetico. La batteria di accumulo, infatti, ti permette di immagazzinare tutta l’energia prodotta dall’impianto e non utilizzata subito per conservarla e utilizzarla poi quando ne avrai bisogno, anche la notte o quando c’è nebbia, ad esempio.
I vantaggi connessi all’autoconsumo sono davvero interessanti, ecco i principali:
Il risparmio di energia che si può avere con l’autoconsumo fotovoltaico è considerevole, e dipende da una serie di variabili che vanno prese in considerazione:
La scelta di un impianto fotovoltaico e di risparmiare energia grazie all’autoconsumo che ne consegue è solo una delle tante strategie che possiamo scegliere di adottare per un risparmio concreto sui consumi in bolletta e, perché no, per fare nostri comportamenti più consapevoli nel rispetto dell’ambiente. Un’altra scelta capace di convogliare risparmio e sostenibilità è quella di preferire un fornitore di energia elettrica pulita.
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