Quando si cambia casa o si eredita un immobile, una delle prime cose da sistemare è la fornitura di luce e gas. In questi casi, ci si trova di fronte a due opzioni: subentro o voltura. Ma qual è la differenza tra i due? Quale conviene di più in termini di costi e tempi? Scopri tutto quello che c'è da sapere, così da poter scegliere l'opzione migliore per le tue esigenze.
In realtà, la scelta tra voltura e subentro non rappresenta una vera e propria opzione, poiché non si tratta di una decisione che si può prendere liberamente, ma piuttosto di una necessità che si presenta in base a specifiche circostanze contrattuali.
La differenza principale tra subentro e voltura riguarda lo stato del contratto di fornitura:
Il subentro è pertanto necessario quando il precedente inquilino o proprietario ha disdetto il contratto e il contatore è stato sigillato. Questa situazione è comune nei seguenti casi:
I tempi per il subentro variano dai 7 ai 12 giorni lavorativi. Per accelerare il processo, è consigliabile avere a disposizione i dati dell’utenza e il codice POD (per la luce) o PDR (per il gas).
La voltura è la situazione migliore e si verifica quando la fornitura è ancora attiva e si vuole semplicemente cambiare l'intestatario del contratto. I vantaggi principali sono:
Gli importi per voltura e subentro variano secondo le condizioni dei fornitori, ma ci sono spese fisse come oneri amministrativi, imposta di bollo, depositi cauzionali e contributi del fornitore. Questi costi sono rilevanti nel mercato tutelato, mentre nel mercato libero sono principalmente oneri amministrativi. Nel mercato tutelato, le tariffe sono stabilite da ARERA. Senza aumento di potenza, le spese includono 25,51 euro di oneri amministrativi più IVA al 22%, un contributo fisso di 23 euro più IVA al 22%, e un’imposta di bollo di 16 euro. Il subentro può comportare costi aggiuntivi e un deposito cauzionale. Un aumento di potenza, ad esempio, comporta costi extra. Nel mercato libero, le spese includono un contributo fisso di 25,20 euro per oneri amministrativi, una quota di servizio di circa 23 euro, l’imposta di bollo di 16 euro e, se richiesto, il deposito cauzionale. Anche qui, l’aumento di potenza varia i costi. Per il gas, le spese sono definite dal fornitore nei contratti.
Per effettuare la voltura o il subentro è necessario fornire alcuni documenti:
Se devi effettuare una voltura o un subentro, è l’occasione giusta per valutare attentamente le diverse tariffe disponibili sul mercato, confrontando le offerte di vari fornitori di servizi per trovare quella più vantaggiosa e adatta alle tue esigenze. Alcuni aspetti da considerare sono:
Ora che conosci le differenze tra subentro e voltura, il passo successivo è scegliere un fornitore conveniente e sostenibile.
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