Cosa si intende per piano cottura a gas e a induzione? Cosa significa passare a una scelta ecologica per liberarsi dal gas e disporre di un’abitazione 100% elettrica? Quanto costa in termini di spazio e quanto consuma? In questo articolo approfondiremo le caratteristiche di questa tecnologia, i suoi vantaggi, le sue funzioni, perché prediligere proprio questo tra i vari tipi di piani cottura, le caratteristiche delle principali marche sul mercato e la possibilità di optare per soluzioni miste.
Liberarsi dal gas e scegliere l’energia elettrica come unica fonte per alimentare i consumi di casa può essere un’ottima idea sia per ridimensionare le spese che per contribuire ad abbassare le emissioni di CO2 e abbracciare una scelta di vita più etica. Inoltre sul mercato si possono trovare offerte con energia rinnovabile e la riforma delle tariffe elettriche ha abolito la condizione per la quale i costi aumentino al crescere dei consumi.
La cottura a induzione è il futuro della cucina sostenibile, una scelta etica e funzionale che sfrutta l’energia elettrica per cuocere gli alimenti. Il meccanismo si basa sull’attivazione tramite energia elettrica delle bobine, le quali generano un campo magnetico che si trasferisce alle pentole, scaldandole senza disperdere calore. Alla vista, il piano cottura a induzione, appare come un piano uniforme, liscio, in vetroceramica, sopra il quale è possibile appoggiare le padelle per la cottura. Non vi è la presenza di alcuna fiamma e quindi di gas e la superficie rimane fredda intorno alla pentola, abbassando drasticamente il rischio di scottarsi. I vantaggi di questa scelta rispetto a quella tradizionale, sono innumerevoli:
Per una casa moderna dallo spirito internazionale, il piano a induzione è indubbiamente la scelta più idonea, tuttavia è necessario tenere in considerazione alcuni accorgimenti necessari utili a garantire la massima funzionalità. Scegliendo di utilizzare l’energia elettrica come unica fonte di alimentazione di tutti gli elettrodomestici potrebbe richiedere l’aumento della potenza contrattuale dai classici 3kW a 4,5 o 6 kW. Il piano a induzione, infatti, per poter funzionare assorbe potenza così come tutti gli altri apparecchi elettrici in funzione quotidianamente in una casa, per questo per evitare spiacevoli distacchi del contatore è consigliabile richiedere un aumento della potenza contrattuale.
La vetroceramica ha un costo maggiore rispetto al normale piano cottura a gas. Il valore monetario è dovuto però ai materiali di impiego. Si tratta di vetri definiti instabili che subiscono un processo di devetrificazione, restituendo un prodotto finito dalle caratteristiche notevoli:
L’opzione di transizione migliore per godere dei vantaggi del piano cottura a induzione senza rinunciare a quelli del piano cottura a gas è di scegliere una soluzione mista. I vantaggi sono molteplici:
Il piano cottura elettrico ha un costo d’acquisto in media superiore rispetto a quello del piano cottura a gas. I piani di cottura a induzione più economici si aggirano attorno ai 200 euro, mentre quelli più sofisticati arrivano a costare 1300 euro. Un piano a induzione che mette d’accordo qualità e prezzo si aggira introno ai 500€.
La qualità delle materie prime utilizzate e l’assemblaggio sicuro e sofisticato, sono sempre garanzia di efficienza e di durata della tecnologia. Abbiamo quindi selezionato, tra le marche più affidabili sul mercato degli ultimi anni, le caratteristiche più innovative e utili dei piani cottura a induzione che spingono all’acquisto. Esistono piani a induzione dotati di:
Quando ci si appresta a fare una scelta di restyling della cucina è importante valutare le soluzioni più funzionali anche in termini di spazio. Cerchiamo di catalogare le differenti misure, per, eventualmente, sostituire un piano di cottura tradizionale con il piano di cottura a induzione senza dover apportare alcuna modifica agli ambienti.
Le marche più popolari dispongono delle seguenti misure esterne dei piani che si riferiscono alle dimensioni in larghezza; l’altezza del piano sarà proporzionale:
Ovviamente è importante definire anche gli schemi di montaggio ovvero la luce necessaria per incassarlo.
Il quesito che ci si pone più spesso è se i consumi del piano cottura a induzioni siano maggiori di quelli del piano cottura a gas. La valutazione deve tenere conto di diverse variabili, tra cui il tipo di utenza, il fornitore, la fascia di consumo. Di conseguenza non è possibile fornire un dato generale e assoluto. Volendo comunque farsi un’idea dell’incidenza sulla bolletta di queste due soluzioni, possiamo ipotizzare, per via empirica, dei dati meramente indicativi.
Supponiamo di aver bisogno di 400 kWh di calore per la cucina all’anno e vediamo come potrebbero incidere sulla bolletta, analizzando i due sistemi:
Tuttavia i consumi presi così singolarmente non spiegano la convenienza dell’una o dell’altra tecnologia. Il piano cottura a induzione diventa la scelta più efficace anche economicamente quando si decide di elettrificare tutta l’abitazione, per esempio optando per una pompa di calore elettrica per il riscaldamento, abbandonando completamente il gas. Il servizio di fornitura infatti ha un costo fisso che non permette di scendere oltre i 116 euro all’anno, anche immaginando bassi consumi.
Affidabile poiché nessuna parte del piano cottura viene riscaldata direttamente, riducendo così il rischio di ustioni, ecologico in quanto riduce l’impatto ambientale, veloce e preciso nella cottura, efficiente in quanto non disperde il calore, dotato di molte funzionalità e un vero e proprio oggetto di design: il piano cottura a induzione è la scelta migliore per una cucina innovativa, intelligente e sicura.
*calcolo puramente esemplificativo.