L’installazione di una caldaia a condensazione è in realtà un processo piuttosto semplice, in gran parte determinato facendo riferimento alla normativa. Un installatore professionista può facilmente guidarti nella scelta, e fornirti alcuni importanti dettagli sui vantaggi della caldaia a condensazione.
Continua nella lettura dell'articolo per vedere passo passo come installare una nuova caldaia o sostituire quella esistente.
È importante cominciare dicendo che la caldaia a condensazione è di fatto l’unica caldaia che è possibile installare oggi. La normativa sulla caldaia a condensazione è piuttosto chiara: sia per l’Italia che per la UE, è possibile immettere sul mercato solo caldaie che presentano valori di efficienza media stagionale a partire dall’86%.
Questo vale per tutte le caldaie fino a 400 KW di potenza, indipendentemente dalla tecnologia che utilizzano. Considerando che per un normale appartamento è sufficiente una caldaia da 35 KW (molto spesso bastano 24KW), è immediato capire che ciò riguarda praticamente tutte le soluzioni abitative.
Questo parametro rende di fatto la caldaia a condensazione obbligatoria. Infatti, Sia le caldaie tradizionali a tiraggio che le caldaie a camera stagna non a condensazione sono al di sotto della soglia di efficienza media consentita. Le caldaie a camera aperta, ad esempio, operano ben al di sotto dell’85%, mentre una caldaia a condensazione supera il 100%, per effetto del recupero del calore dai fumi di combustione.
Le altre caldaie non possono quindi più essere immesse sul mercato, se non in violazione della normativa sulle caldaie, esponendo quindi proprietario e installatore a sanzioni.
Ciò non significa ovviamente che installare una caldaia a condensazione sia l’unica soluzione possibile per il riscaldamento: esistono molte alternative, come ad esempio le pompe di calore. Finché però si parli di caldaie che funzionano con una fornitura di gas metano, o eventualmente con altro combustibile fossile, quella a condensazione rimane sostanzialmente l’unica che è possibile installare.
Se vivi in un condominio e questo prevede una canna fumaria collettiva, puoi installare caldaie non a condensazione; si tratta di impianti presenti in alcuni vecchi condomini, nei quali le canne fumarie sono ramificate. In questo caso l’installazione di caldaia a condensazione in condominio richiederebbe di agire sulle parti comuni, con modifiche agli impianti; Il legislatore ha pertanto escluso questa situazione dagli obblighi di efficientamento energetico. È però possibile, per un condomino che lo desideri, installare una caldaia a condensazione trovando soluzioni alternative per lo scarico dei fumi e dei liquidi di condensazione.
Venendo all’installazione vera e propria, è importante dire subito che la caldaia a condensazione può essere installata quasi ovunque, o meglio non esistono situazioni in cui sia tecnicamente impossibile installare una caldaia a condensazione.
La caldaia a condensazione può essere installata in qualunque ambiente della casa, ad esclusione del garage, ovviamente rispettando i vincoli posti dallo spazio a disposizione. Vi sono alcuni accorgimenti legati alla canna fumaria e ai canali di scarico che possono rendere più adatte alcune posizioni e meno altre, ma se un installatore affermasse che è impossibile installare una caldaia a condensazione in una data abitazione, il consiglio più sensato sarebbe di sentire un altro installatore.
La prima cosa da decidere è se installare la caldaia a condensazione in interno o in esterno. Ogni soluzione ha dei pro e dei contro:
Tendenzialmente questa è la soluzione preferita, perché la caldaia a condensazione installata all’interno dell’abitazione:
Per contro, installare la caldaia a condensazione all’interno può creare problemi di ingombro spazi, e può essere necessario un ambiente separato. Va detto però che le caldaie da 35 KW, standard per un appartamento di medie dimensioni, sono abbastanza piccole da poter essere installate quasi ovunque.
L’installazione esterna di una caldaia a condensazione risponde spesso ad un pregiudizio estetico o funzionale rispetto a mantenere l’impianto dentro casa. I vantaggi sono:
La caldaia a condensazione montata all’esterno richiede però alcuni trattamenti per prevenire che gli agenti atmosferici la danneggino, e per prevenire il problema del congelamento dell’acqua di condensa nello scarico.
Una volta deciso se l’installazione della caldaia a condensazione sarà dentro o fuori l’abitazione, per trovare il posto più adatto è importante conoscere alcuni dettagli.
A – le caratteristiche tecniche della caldaia a condensazione
B – il tipo di caldaia a condensazione scelto
Abbiamo descritto qui come funziona una caldaia a condensazione: il risparmio che produce è legato al recupero del calore presente nei fumi di combustione, e questo ha tre principali conseguenze.
Queste sono le principali operazioni dell’installazione di una caldaia a condensazione, e, se lo desideri, puoi richiedere chiarimenti a un installatore Bluenergy.
Esistono diversi tipi di caldaia a condensazione, ognuno di questi tipi condiziona dove installare la caldaia a condensazione.
Scelta in base alla modalità di posizionamento:
La caldaia a condensazione murale ha dimensioni normalmente più ridotte e si adatta meglio agli ambienti più piccoli: si tratta infatti di una caldaia che deve poter essere montata a muro, sospesa da terra.
La caldaia murale a condensazione pone delle limitazioni sulla capienza del bollitore. Vanno comunque considerate dimensioni e peso della caldaia a condensazione murale prima del montaggio a muro: ad esempio per famiglie numerose che vivano in ambienti piccoli, potrebbe servire una caldaia murale di grandi dimensioni, e bisogna verificare che i muri divisori siano in grado di supportare il peso.
La caldaia a condensazione a basamento non è appesa a muro ma appoggiata su una base a terra. Queste caldaie sono di norma più grandi e più potenti, e sono adatte principalmente ai grandi ambienti, dove tra l’ingombro e la capacità energetica è più importante quest’ultima.
Scelta in base la modalità di riscaldamento dell’acqua sanitaria:
Le caldaie a condensazione istantanee non pre-riscaldano l’acqua nel bollitore, ma procedono ad un rapido riscaldamento una volta che viene richiesta da un rubinetto. Hanno dimensioni normalmente più ridotte.
Le Caldaie a condensazione con accumulo, invece, pre-riscaldano l’acqua nel bollitore e la mantengono a temperatura più o meno costante. Tornano a riscaldare l’acqua solo quando ne viene prelevata una quantità importante. Hanno dimensioni più ampie, sono adatte a situazioni di consumo più intenso, e quindi si trovano più spesso in abitazioni di più grandi dimensioni.
Nel 99,9 % dei casi come canna fumaria per la nuova caldaia a condensaione si utilizza il camino esistente, inserendo al suo interno nuove canne fumarie realizzate nei materiali adatti. La copertura anticorrosione e la ventilazione sono opere che compirà l’installatore, e nella sostanziale totalità dei casi non presentano problemi di sorta.
Si tratta di un’attività che non richiede interventi murari, viene svolta in genere dagli stessi installatori. Se poi si sceglie una soluzione a rate per la caldaia a condensazione, come quella che trovate qui, il suo impatto diventa quasi nullo.
Casi in cui è possibile lo scarico a parete
1 – nei centri storici, dove non possono essere costruiti altri camini
2 – in tutti i casi in cui non sia oggettivamente possibile costruire canne fumarie a tetto.
Nel caso due, però, è compito del progettista presentare la domanda per realizzare uno scarico a parete per caldaia a condensazione, e dimostrare che è assolutamente impossibile uno scarico a tetto.
la necessità di “spingere” i fumi di combustione fuori attraverso ventilazione forzata porta normalmente a scegliere la posizione di installazione della caldaia a condensazione in prossimità della canna fumaria esistente, o comunque in una posizione che agevoli il tiraggio.
La caldaia a condensazione è a camera stagna, e necessita di prese d’aria che consentano l’entrata dell’aria nel circuito stagno. Se nel vecchio impianto ci sono prese d’aria, è opportuno che siano a portata nel punto in cui si installerà la caldaia. Nell’eventualità, però, l’installatore può effettuare un semplice carotaggio a muro.
La caldaia a condensazione richiede lo smaltimento delle acque di condensazione. Le tubazioni necessarie sono considerate parte integrante della caldaia, sono fornite con essa e l’installatore deve utilizzare accessori forniti dal costruttore della caldaia.
Sono realizzate in materiali idonei come il polipropilene, e hanno misure e dimensioni assolutamente gestibili negli ambienti domestici, esattamente come per i condizionatori.
I condotti di scarico per la caldaia a condensazione devono raggiungere lo scarico delle acque domestiche, per esempio il sifone del lavello: la legge prevede che l’acqua di condensa della caldaia venga miscelata con quella dello scarico domestico. Un esempio: una caldaia a condensazione a metano da 24 KW produce in condizioni ideali circa 30 litri di acqua di condensa al giorno; lo scarico domestico produce giornalmente in media 180 litri al giorno pro capite. Questa proporzione consente alle acque di condensa ritornare all’acidità della normale acqua piovana, e di essere reimmesse nell’ambiente.
Lo scarico acqua della caldaia a condensazione ha condotti molto piccoli che possono essere facilmente occultati, per cui non è normalmente un problema raggiungere lo scarico, qualunque sia la posizione della caldaia a condensazione nella casa. Se poi il percorso tra la posizione della caldaia a condensazione e lo scarico presenta problemi di pendenza o di distanza, esistono piccole e silenziose pompe che possono “spingere” l’acqua di condensa a destinazione.
La posizione degli scarichi domestici condiziona in parte la posizione in cui installare la caldaia a condensazione: se si può è più semplice posizionare la caldaia in prossimità degli scarichi delle acque bianche, con le quali la condensa deve mischiarsi.
Ovviamente si può anche posizionare la caldaia lontano dagli scarichi; in questo caso, però, è necessario prevedere apposite canalette di scolo in materiale anti corrosione, eventualmente assistite dalle pompe a motore in caso la pendenza non sia sufficiente ad un naturale deflusso.
Non esistono controindicazioni, purché si sia verificata la tenuta delle opere murarie, l’accesso alla canna fumaria ed alle prese d’aria sia agevole e sia possibile gestire gli scarichi senza interventi eccessivi. È sempre possibile, però, superare questi elementi adottando le soluzioni più opportune, che si possono identificare interpellando un tecnico installatore.
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