Ogni famiglia ha le sue abitudini: per questo, all’arrivo delle bollette di luce e gas, si tende a non fare molta attenzione alla lettura reale del contatore, perché spesso l’importo, anche se oneroso, rientra nella media di quelli precedenti, tenendo conto dei cambi di stagione, delle condizioni ambientali, delle consuetudini ormai assodate.
Ma che succede se un giorno si presenta una bolletta con consumi che non rispecchiano quelli reali?
I motivi di tale differenza possono essere diversi alcuni tra i più comuni sono:
Per questo è bene assumere la buona pratica di controllare con costanza i contatori delle utenze, ovvero gli strumenti che permettono di misurare il flusso di energia, acqua e gas consumati, per appurare che non ci siano discrepanze con quanto effettivamente si consuma ed evitare brutte sorprese.
Anche se per l’elettricità il rischio di rilevare falsi consumi è più basso, è comunque consigliabile saper leggere il contatore affinché la bolletta non si basi solo sui consumi stimati ed evitare di ricevere una bolletta di conguaglio. Imparare a conoscere il contatore è inoltre fondamentale, perché esso riporta importanti dati sulla fornitura.
Ma come si esegue l’autolettura di un contatore della luce tradizionale? Vediamolo.
I contatori della luce meccanici sono i più obsoleti e ormai ben poco diffusi, sostituiti quasi totalmente dai contatori di tipo elettronico: i contatori meccanici rilevano il consumo mediante un dispositivo meccanico, appunto, ovvero un disco metallico che viene fatto muovere dalla corrente. Più potenza viene impiegata, più si muove velocemente; infatti, ogni giro completo effettuato dal disco corrisponde a una determinata quantità di energia elettrica.
Il contatore, dunque, ha il compito di registrare i giri fatti dal disco. La lettura si effettua dal numeratore posto all’interno del quadrante.
Questa tipologia di contatori non è elettronica, dunque: oltre a non essere in grado di misurare l’energia per ora o per singole fasce, non possiede il salvavita. Per questo ormai si trovano veramente pochi contatori di questo tipo.
Il contatore elettronico è la tipologia più recente. In particolare, gli apparecchi di ultima generazione permettono di eseguire molte funzioni da remoto: ad esempio l’attivazione del contatore e l’aumento della potenza. Molti aspetti del rapporto fornitore-cliente vengono così gestiti tramite la telegestione.
Il contatore elettronico possiede inoltre una maggiore facilità di utilizzo e possiede funzioni più numerose del contatore meccanico. Ad esempio, è possibile distinguere il consumo effettuato nelle diverse fasce orarie (F1, F2, F3).
La potenza assegnata alle utenze domestiche standard in genere ammonta a 3kW, però è possibile aumentare la potenza se se ne sente la necessità. In questi casi, viene installato un contatore elettrico trifase.
Tutti i contatori elettronici presentano uno schermo LCD dove poter effettuare la lettura dei dati.
Per effettuare l’autolettura, è necessario procedere in questo modo:
Attenzione: se sul contatore è presente un’unica sigla, significa che esso è monorario.
Ci sono inoltre anche contatori che mostrano sullo schermo la scritta “lettura del periodo corrente”: in questi casi non c’è bisogno di fare la sottrazione, poiché il numero mostrato è già quello giusto.
Il contatore dell’energia elettrica non è importante soltanto perché permette di monitorare i consumi, ma fornisce anche molte altre preziose informazioni:
Ultima della lista, ma prima per importanza, la lettura del contatore del gas. Quella del gas è la lettura più importante poiché la maggior parte dei contatori del gas non sono elettronici e, spesso, sono meno accessibili degli altri. Perfino i letturisti non sono sempre in grado di rilevare la lettura: per tale motivo l’autolettura sui consumi del gas assume un’importanza fondamentale.
Un’attenta autolettura evita bollette eccessive e inaspettate, oltre ad intercettare le perdite per tempo, prima che sia troppo tardi.
I motivi che stanno alla base della ricezione di una bolletta troppo alta possono essere diversi: le abitudini di vita famigliare, ma anche la stato di salute in cui versa la struttura dell’abitazione. In questi casi, ecco come prevenire (e curare) il problema. https://blog.bluenergygroup.it/temi-una-bolletta-gas-altissima-ecco-come-prevenire
Come per luce, anche per il gas metano esistono due diversi tipi di contatore. Vediamoli con ordine:
Il valore da comunicare per l’autolettura è segnalato dai numeri, indicati sui piccoli rulli del contatore. Le cifre da annotare sono quelle nere: quelle rosse indicano i decimali.
Durante la lettura, nello specifico, si dovranno prendere in considerazione le cifre a sinistra della virgola, senza considerare gli “0” (zero) iniziali. Le altre cifre, che ruotano più velocemente ed in alcuni casi sono rosse, non contano ai fini della lettura. Nel caso di contatore a lancette, si devono leggere le cifre intere contrassegnate da lancette e quadranti di colore nero.
Gli impianti fotovoltaici vengono installati per poter risparmiare sulla bolletta della luce, perché sono in grado di autoprodurre energia. Ma come si fa a sapere la quantità dell’energia autoprodotta? Come è possibile comprendere la quantità di quella che effettivamente si consuma e di quella che si rilascia in rete (o si preleva)?
Ovviamente si può fare attraverso il contatore: queste informazioni sono molto importanti per l’utente perché in questo modo può comprendere se sta veramente risparmiando grazie all’impianto installato. Può inoltre essere utile a monitorare lo stato di salute dell’impianto: se, infatti, si nota che i livelli di produzione si stanno abbassando, potrebbe essere necessaria una manutenzione o la sostituzione di un componente.
Rispetto alle utenze “classiche”, però, ovvero gas, luce e acqua, c’è una importante differenza: i contatori addetti alla misurazione dell’energia fotovoltaica sono sempre due, complementari, che hanno funzioni leggermente diverse: il “contatore di produzione” e il “contatore di scambio”.
Il contatore di produzione ha la funzione di misurare, come dice il nome, la produzione di energia effettuata dai pannelli fotovoltaici. Si trova tra inverter e impianto domestico. Serve, inoltre, a misurare la quantità di autoconsumo dell’energia prodotta tramite fotovoltaico.
Il contatore di scambio si trova tra l’impianto domestico e la rete elettrica di fornitura e conteggia la quantità di energia che viene immessa in rete e quanta invece ne viene prelevata. Questi dati servono a calcolare i rimborsi dello “scambio sul posto”. Lo scambio sul posto è una convenzione tra GSE e proprietario dell’impianto.
I contatori del fotovoltaico, sia quello di produzione che quello di scambio, presentano un display e un pulsante. Per ottenere la lettura del contatore di produzione, basta premere il pulsante fino a far apparire la scritta “immissioni” e “periodo attuale”; se il pulsante viene premuto ulteriormente, si possono visualizzare i valori dell’energia prodotta nelle fasce orarie F1, F2, F3 (a cui corrispondono, rispettivamente, i valori indicati con A1, A2, A3) Continuando a premere il pulsante si potrà arrivare anche alla dicitura “Periodo precedente”, che si riferisce al mese prima.
Spingendo il pulsante del contatore di scambio, si potrà arrivare invece alla dicitura “Prelievi” e “Periodo attuale”: suddivisa nelle 3 fasce orarie, si potrà vedere l’energia prelevata dal gestore.
Continuando a premere, si potrà consultare la voce “immissioni”, con valori ancora una volta riferiti alle tre fasce orarie. In questo caso si tratta dell’energia immessa dall’impianto nella rete.
Abbiamo esaminato le varie modalità con cui si può completare l’autolettura dei consumi di luce, gas ed energia fotovoltaica. Ma perché è così importante saperla effettuare? E quando e a chi deve essere comunicata?
L’autolettura è importante perché permette di pagare in bolletta solo ciò che effettivamente si consuma, e si evita di seguire valori “stimati” per poi ritrovarsi di fronte a un conguaglio pesante per il bilancio di casa.
Per comunicare l’autolettura è innanzitutto importante sapere chi è il proprio gestore: ogni fornitore, infatti, predispone modalità per i propri clienti, che possono essere numeri verdi, chatbot o aree clienti sul sito internet.
La frequenza con cui eseguire l’autolettura e il termine entro cui mandarla dipende dagli accordi di fatturazione presi col gestore, a seconda se questa sia bimestrale o quadrimestrale. In genere i termini e le condizioni sono indicate nella bolletta.
Per monitorare i reali consumi e avere bollette realistiche è consigliabile mettere sempre in atto l’autolettura, nella frequenza consigliata dal gestore. Evitare l’autolettura e ricorrere al conguaglio è rischioso, perché espone al rischio di pagare cifre anche alte in periodi di tempo molto ristretti, con conseguenti possibili difficoltà per l’utente.