Quando si entra in possesso di un immobile, una delle prime azioni da fare è quella di attivare le utenze essenziali per la vita quotidiana: acqua, luce e gas. Per quanto riguarda luce e gas, orientarsi tra i vari tipi di richieste può risultare complicato: allaccio, voltura, subentro... Qual è la pratica giusta da richiedere?
L’utente finale non ha sempre chiare le diciture specifiche, quindi, in questo articolo chiariremo le differenze tra queste opzioni e spiegheremo come procedere in ogni situazione in ambito residenziale.
Nell’ambito degli immobili a uso residenziale, quando ad esempio compriamo o cambiamo casa, ci possono essere diverse condizioni di partenza. In ambito luce e gas, le casistiche di partenza hanno una loro importanza nella decisione della prassi da seguire.
Quando entri in possesso di un immobile o ne diventi affittuario, a seconda dello stato dell'impianto e del contatore, potresti trovarti di fronte a tre diverse casistiche:
L'allaccio è il procedimento con cui viene collegato un nuovo impianto alla rete di distribuzione di energia elettrica o gas. Questa operazione è necessaria quando nell'immobile non è proprio presente il contatore, e quindi non esiste ancora un punto di fornitura.
È una casistica che può verificarsi per chi acquista un immobile in fase progettuale o di cantiere.
In questo caso il processo per ottenere le utenze necessarie prevede l'intervento del distributore che si occupa della posa del contatore e della connessione dell'impianto alla rete.
A chi rivolgersi?
Per richiedere l'allaccio, è necessario contattare il fornitore di energia, il quale si occuperà di trasmettere la richiesta al distributore. Quindi puoi partire sempre da un fornitore come Bluenergy, che si occuperò di inoltrare richiesta di allaccio al distributore.
Saranno richiesti dati relativi all'intestatario del contratto, l'indirizzo dell'immobile, la destinazione d’uso dell'energia (abitazione, ufficio, negozio) e la potenza richiesta per la fornitura elettrica o la portata del gas. I costi e le tempistiche variano in base al fornitore, ma sono necessarie delle tempistiche anche da parte del distributore, di cui puoi controllare le offerte. Mediamente occorre qualche settimana per un allaccio.
Solitamente, quando si acquista una nuova casa, i contatori sono presenti ma non sono mai stati attivati. In questo caso dovrai contattare un fornitore, scegliendo le offerte più vantaggiose (link a configuratore) per avviare la procedura di prima attivazione, analoga al subentro.
Ogni fornitore mette a disposizione diversi canali per la richiesta: servizio clienti telefonico, numero verde, sportelli fisici oppure il sito web ufficiale.
Per procedere con la richiesta, saranno necessari alcuni dati fondamentali, tra cui i dati anagrafici dell'intestatario, un recapito telefonico e un indirizzo e-mail, oltre al codice POD (per la luce) o PDR (per il gas), che si possono trovare direttamente sul contatore. Sarà inoltre necessario specificare la tipologia d'uso della fornitura (domestico residente o non residenziale) e la potenza impegnata, che per un'utenza standard è solitamente di 3 kW, ma nel caso delle nuove case tutte elettriche, con piano cottura a induzione, pompa di calore e tanti elettrodomestici come asciugatrice, forno, friggitrice ad aria eccetera, allora è possibile chiedere una potenza di 5 o 6 kW. Se desideri la domiciliazione bancaria, dovrai fornire anche il codice IBAN.
Dal punto di vista economico, il costo della prima attivazione dipende dalle condizioni poste dal fornitore.
I tempi di attivazione sono generalmente rapidi: il processo richiede qualche giorno per la processazione del contratto da parte del fornitore e del distributore.
Se il contatore è già attivo e vuoi semplicemente cambiare l'intestatario del contratto, dovrai richiedere una voltura.
Questa casistica è, probabilmente, la più comune: si verifica in tutti i casi di compravendita di immobili già precedentemente abitati o del cambio di inquilini in un immobile in affitto.
La voltura può essere avviata contattando il fornitore attuale dell'utenza tramite telefono, sportelli fisici o il sito web. Dovrai fornire i dati anagrafici del nuovo e del vecchio intestatario, il codice POD o PDR, l'indirizzo di fornitura e una copia del documento d'identità. Se desideri pagare con domiciliazione bancaria, sarà necessario anche l'IBAN.
I costi della voltura dipendono dal fornitore e dalla tipologia di contratto.
I tempi di lavorazione della pratica in questo caso sono brevissimi: in pochi giorni la voltura diventa effettiva.