Secondo le recenti stime previsionali in ambito di e-mobility, la vendita di auto elettriche in Cina, Europa e Stati Uniti entro il 2033 dovrebbe superare le vendite di tutti gli altri propulsori (fonte Sole24ore). L’EY Electric Vehicle Country Readiness Index conferma che il trend mondiale è orientato sempre di più verso un’economia de-carbonizzata nel settore energetico ed automotive. La transizione energetica prosegue dunque a passo spedito, anche se in molti ancora hanno difficoltà ad orientarsi nell’ambito della mobilità elettrica. In questo articolo cerchiamo di comprendere meglio tutto quel che concerne la ricarica dell’auto elettrica, i suoi consumi e se davvero diventerà una vera e propria utenza.
Per l’Europa lo sviluppo della mobilità elettrica è un fattore decisivo e necessario per raggiungere gli obiettivi relativi alla transizione energetica: pensa che un terzo delle e emissioni nazionali sono causate dall’uso delle auto. Per questo gli investimenti sull’e-mobility sono considerati prioritari, tanto da essere incentivati anche dagli stessi governi.
Sebbene l’Italia promette di migliorare la diffusione sul territorio nazionale delle infrastrutture di ricarica pubbliche, per cui in futuro ne troverai in numero sempre maggiore, il punto di ricarica principale resta quello di casa.
Il primo dubbio che potrebbe venirti in mente è se sia possibile utilizzare una normale presa di corrente per effettuare la ricarica, ma ti sconsiglio vivamente questa soluzione. La motivazione è da ricercarsi nel fatto che le prese che abbiamo nelle nostre case non sono state progettate per ricaricare auto elettriche, per cui potresti andare incontro al rischio di danneggiarle o di un pericoloso surriscaldamento. La soluzione è utilizzare una wall box, o stazione di ricarica domestica.
La wall box è una stazione di ricarica domestica progettata e creata per la ricarica di auto elettriche, per cui ti garantisce una ricarica sicura e veloce. In genere viene installata, da parte di personale specializzato a muro e non è necessario chiedere alcun permesso o autorizzazione. Solo in alcuni casi potrebbe essere opportuno chiedere un aumento di potenza del contatore, ossia qualora desiderassi utilizzare, mentre ricarichi l’auto, più elettrodomestici energivori contemporaneamente. Al di fuori di questa eventualità, di norma la potenza standard dell’ambito domestico di 3 kW è sufficiente per avere la tua auto completamente carica ogni mattina, utilizzando però una wall box con la cosiddetta “gestione dei carichi”, che regola in base alla potenza disponibile sulla rete l’assorbimento della stazione di ricarica, e di conseguenza evitando così che possano esserci interruzioni di corrente dovute al superamento del limite di potenza.
Solitamente un pieno di energia elettrica richiede dalle 2 alle 6 ore. Ovviamente il tempo dipende sostanzialmente dalla capacità della batteria e dalla potenza di carica. Quest’ultima dipenderà a sua volta da quella della batteria e da quella della stazione di ricarica. Se i due valori non coincidono di solito la vettura che impone la potenza di ricarica che verrà utilizzata: ad esempio wall box con potenza di 8 kW e automobile con capacità di ricarica di potenza di 4 kW, la ricarica avviene a 4 kW.
Qui un approfondimento sulle batterie delle auto elettriche.
La sua durata varia a seconda della capacità della batteria dell’auto e dei consumi della stessa (km percorsi e velocità di corsa) e soprattutto dello stile di guida del conducente. Mediamente i consumi corrispondono a 15 kWh ogni 100 km, e per percorrere 100 km serve una ricarica di 60 minuti. Naturalmente il modello di auto elettrica e la modalità di ricarica utilizzata fanno la differenza.
Calcolando un costo medio dell’energia elettrica ad uso domestico tra i 0,17 e 0,22 euro per kWh e tenendo presente una batteria che arriva a 50 kWh, un pieno di energia elettrica ti costerebbe tra i 9 e gli 11 euro. Se consideriamo un consumo medio di 6 km a kWh, per percorrere 100 km spenderesti tra i 2,80 e i 3,70 euro.
Un ruolo importante, quindi, nella determinazione dei costi per il pieno, è quello svolto dal tuo fornitore di energia elettrica: in base al tipo di contratto e di offerta da te sottoscritta spenderai di più o di meno.
Praticamente la tua auto diventerà una vera e propria utenza domestica, ma fortunatamente il passaggio dal mercato tutelato a quello libero ti offre l’opportunità di poter scegliere tra la varietà di offerte presenti sul mercato quella più conveniente anche per la ricarica della tua auto elettrica.
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