La fine del mercato tutelato ha portato molti consumatori a chiedersi se sia meglio scegliere una tariffa fissa o variabile per luce e gas. Non esiste una risposta univoca, ma possiamo aiutarti a fare una scelta consapevole analizzando le caratteristiche di entrambe le opzioni.
Prima di decidere, è fondamentale capire cosa significano questi due termini.
Prezzo fisso fa riferimento a una tariffa invariabile valida per un periodo di tempo determinato in fase contrattuale (solitamente 12 o 24 mesi e comunque in base alla durata del contratto; Bluenergy per esempio garantisce prezzo fisso fino a 2 anni). Questo tipo di tariffa offre una stabilità che può risultare vantaggiosa in periodi di forte volatilità del mercato, proteggendo il consumatore da improvvisi aumenti del costo dell'energia. Tuttavia, proprio per questa garanzia di prezzo, il costo iniziale potrebbe essere leggermente più alto rispetto alle offerte a prezzo variabile.
Il prezzo variabile o indicizzato, invece, cambia in base all'andamento del mercato dell'energia, aggiornandosi mensilmente. Il prezzo dipende dagli indici di riferimento, come PUN (Prezzo Unico Nazionale per l'energia elettrica) e PSV (Punto di Scambio Virtuale per il gas naturale), e può variare sia al rialzo che al ribasso. Questo tipo di tariffa permette di approfittare di eventuali riduzioni dei prezzi dell'energia, ma espone il cliente al rischio di aumenti improvvisi. Le fluttuazioni dipendono da diversi fattori, tra cui la domanda e l'offerta, la disponibilità di risorse e le tensioni geopolitiche come dimostrano le oscillazioni in determinate condizioni politiche. Per chi sceglie questa opzione, è consigliabile monitorare regolarmente l'andamento del mercato per ottimizzare i propri consumi e valutare eventuali cambi di fornitore.
I pro e i contro
Quindi, meglio una tariffa fissa o una tariffa variabile per luce e gas? Per sciogliere i nostri dubbi cominciamo a mettere in fila i pro e i contro di ciascuna delle due opzioni.
Vantaggi:
Svantaggi:
Vantaggi:
Svantaggi:
Come rispondere alla domanda se sia meglio un prezzo fisso o variabile per gas e luce?
Negli ultimi anni l’andamento sempre più altalenante dei prezzi di luce e gas ha reso difficili le previsioni, anche perché servono tempo e pazienza per monitorare le oscillazioni della borsa suscettibili a logiche geo-politiche internazionali. Quello che può fare un utente, è analizzare i propri consumi domestici e scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Lo stile di vita incide sui consumi, facciamo qualche esempio: il lavoro da casa, ad esempio, comporta maggiori consumi elettrici per il funzionamento di computer, luci e altre macchine da ufficio. Chi lavora da casa, inoltre, avrà bisogno di maggiore comfort in inverno e in estate, con effetti anche sulle spese di riscaldamento e raffrescamento. Le stesse condizioni potrebbero verificarsi per chi ha, a casa, ragazzi che studiano. Diversamente, se la casa è frequentata solo la sera o in poche fasce orarie, per diverse abitudini, si mangia fuori e si è in pochi in famiglia, le spese saranno molto diverse. Per quanto riguarda il gas, poi, interviene anche la variabile dell’isolamento termico dell’edificio.
Insomma, la scelta è come un vestito su misura. Vuoi conoscere e paragonare le offerte in tariffa fissa o variabile? Ti aiutiamo noi.