Capire ogni quanto viene fatto il conguaglio gas è fondamentale per gestire in modo consapevole le proprie bollette e prevederne le spese. Il conguaglio, infatti, rappresenta il momento in cui il fornitore di gas “allinea” gli importi pagati in base ai consumi stimati con quelli realmente registrati dal contatore. Ma con quale frequenza avviene questo calcolo? E da cosa dipende?
Il conguaglio gas è l’operazione con cui il fornitore verifica se il cliente ha pagato correttamente in base ai consumi effettivi.
Ma la vera domanda è: ogni quanto viene fatto questo controllo?
Non esiste una cadenza identica per tutti i clienti o i fornitori.
La frequenza del conguaglio gas dipende principalmente da tre fattori:
Vediamoli nel dettaglio.
Se l’abitazione è dotata di un contatore non teleletto, il fornitore può emettere bollette basate su stime per diversi mesi, fino a quando non riceve una lettura reale.
In genere, il conguaglio gas viene effettuato una volta l’anno, in corrispondenza delle letture periodiche comunicate dal distributore o dallo stesso cliente (autolettura).
In pratica, il conguaglio arriverà alla prima lettura utile e includerà la differenza (in positivo o in negativo) accumulata nel periodo.
Con i contatori smart, la situazione è diversa. Questi dispositivi inviano automaticamente le letture al distributore, permettendo al fornitore di calcolare le bollette in base ai consumi reali quasi in tempo reale.
In questo caso, il conguaglio gas può essere mensile o bimestrale, ma gli importi sono generalmente contenuti, perché la differenza tra stima e realtà è minima.
L’obiettivo dei nuovi sistemi è infatti eliminare gradualmente i grandi conguagli, rendendo le bollette più precise e trasparenti.
Ogni azienda può stabilire una propria frequenza di emissione delle bollette — mensile, bimestrale o trimestrale — e una propria politica di gestione delle letture.
Alcuni fornitori, ad esempio, effettuano conguagli parziali ogni volta che ricevono una lettura reale, anche se intermedia rispetto alla fatturazione ordinaria.
Altri, invece, concentrano il ricalcolo in un unico conguaglio annuale, che coincide con il bilancio energetico di fine anno.
Le letture del gas non sono gestite direttamente dal fornitore, ma dal distributore locale, che ha il compito di raccogliere i dati dei contatori e trasmetterli alle società di vendita.
Il distributore può:
Il fornitore, una volta ricevuti i dati, li utilizza per emettere la bolletta di conguaglio e aggiornare la base di calcolo per le fatture successive.
Ogni bolletta indica chiaramente il tipo di consumo utilizzato (“stimato” o “reale”) e la data dell’ultima lettura valida.
Per capire quando arriverà il prossimo conguaglio, basta:
Così facendo, si può prevedere con buona precisione quando verrà emessa la prossima bolletta di conguaglio.
Se il cliente non comunica l’autolettura nei tempi previsti e il contatore non è teleletto, il fornitore continuerà a basarsi su stime. Questo può comportare conguagli più rari ma potrebbero essere più consistenti, perché accumulano diversi mesi di differenza.
Per ridurre il rischio di ricevere conguagli imprevisti, si possono adottare alcune buone pratiche:
Queste accortezze rendono più regolare il flusso di fatturazione e riducono il rischio di dover affrontare conguagli importanti a fine anno.
Tenere sotto controllo le letture, comunicare regolarmente i consumi e utilizzare gli strumenti messi a disposizione dai fornitori permette di anticipare i conguagli e gestire le bollette del gas in modo più prevedibile.