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Allaccio e prima attivazione luce e gas

Scritto da Marco Alberti | 08 gennaio 2018 - 17:49

Installazione del contatore e prima attivazione delle utenze: tutto quello che c’è da sapere.

Stai entrando nella tua nuova casa e non c’è un contratto attivo per energia e riscaldamento? Molto probabilmente devi verificare se va installato un contatore, o procedere a una prima attivazione di luce e gas.

In questo articolo ti spieghiamo molto semplicemente come fare. Partiremo con l’ identificare i casi di attivazione del nuovo contratto luce e gas, distinguendo quelli in cui si avvia per la prima volta la fornitura di luce e gas da quelli in cui si prosegue un’attivazione esistente; identificheremo i dati e documenti necessari per la prima attivazione di luce e gas, e spiegheremo anche come attivare il contatore del gas senza codice PDR, o come dare il via a un contratto luce senza codice POD. Parleremo anche dei tempi necessari per allacciare o attivare un contatore luce e gas. Seguici per sapere come gestire la tua prima attivazione luce e gas nella tua nuova casa.

Quando effettuare un allaccio o una prima attivazione per luce e gas

Per attivare un’utenza gas o un’utenza luce bisogna capire se sia una prima attivazione di contratto. Se la tua nuova casa aveva un precedente proprietario/inquilino, probabilmente non devi effettuare una prima attivazione, ma una voltura o un subentro. In breve, le possibilità sono queste:

  1. Voltura: esiste un contatore della luce o del gas e un contratto attivo per le utenze a nome di un altro soggetto; ti serve portare questo contratto a nome del nuovo proprietario/inquilino
  2. Subentro: esistono i contatori, ma il contratto per luce e gas non è attivo perché cessato dal precedente proprietario/inquilino. Vuoi attivare la fornitura di luce e gas a nome del nuovo proprietario/inquilino.
  3. Nuova Attivazione: esistono i contatori ma non sono mai stati attivati prima. Vuoi attivare la fornitura di luce e gas a nome del nuovo proprietario/inquilino.
  4. Allaccio: l’abitazione non è allacciata alla rete elettrica, a quella del gas o a entrambe, quindi non c’è il contatore del gas, il contatore della luce o entrambi. Vuoi attivare le utenze di luce e gas.

Allacciamento e prima attivazione di luce e gas: chi contattare?

Il caso dell’allacciamento e prima attivazione è il meno frequente; più spesso capita di dover fare una prima attivazione di contatore, soprattutto nel caso di abitazioni nuove in cui il costruttore ha posato il contatore ma non l’ha attivato. Solitamente la richiesta di allacciamento include in automatico quella della prima attivazione.

Che si tratti di luce o gas, di solito i soggetti coinvolti sono due:

  • Il distributore: l’ente che gestisce la rete (elettrica o di gas);
  • Il fornitore: il soggetto con cui si stipula il contratto (e a cui si pagheranno le bollette).

Di norma, il distributore si occupa dell’installazione del contatore, il fornitore della sua attivazione. Tutta Tuttavia, sia in caso di allacciamento che di prima attivazione è possibile contattare direttamente il fornitore di luce e gas che si occuperà di tutto, inclusa la gestione del rapporto con il distributore.

Quali documenti servono?

Per effettuare un allacciamento di luce e gas, ti basterà tenere a portata di mano:

  • Indirizzo dell’abitazione;
  • Dati anagrafici dell’intestatario del contratto;
  • Documento di identità valido;
  • Contratto di compravendita d’affitto, comodato d’uso.

Documenti generali

Per effettuare una prima attivazione di luce e gas i dati e documenti che ti occorreranno sono:

  • Indirizzo della casa in cui devi attivare il contatore;
  • I tuoi dati anagrafici (o quelli di chi si intesterà il contratto): nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale;
  • Un tuo documento di identità valido (o di chi si intesterà il contratto);
  • Un documento che indichi a che titolo si possieda l’abitazione: contratto di compravendita; di affitto o di comodato d’uso che giustifichi la richiesta di attivazione;
  • Il tuo IBAN, nel caso desideri pagare domiciliando la bolletta in banca.


Questi documenti sono validi per l’attivazione di entrambe le utenze. Occorre, invece, disporre di alcuni dati aggiuntivi per l’attivazione di un contratto di fornitura luce o gas.

Dati specifici

Attivazione di un contratto di fornitura luce

  • Documento di regolarità edilizia dell’immobile.
  • In alternativa, dichiarazione sostitutiva di notorietà sulla regolarità edilizia;
  • Il numero POD;
  • La potenza impegnata che desideri avere.

Attivazione di un contratto di fornitura gas

  • La lettura del contatore;
  • Il numero PDR;
  • Il tipo di uso che farai del gas (riscaldamento ambiente, riscaldamento dell’acqua, cucina, una combinazione delle tre).

Il numero PDR cos’è e dove si trova?

Si tratta di un numero identificativo che viene assegnato quando si fa l’allacciamento del gas. Serve a definire in quale punto geografico esatto il cliente preleva fisicamente il gas dalla rete. Si presenta come un codice di lettere e numeri composto da 14 cifre, e dato che identifica la posizione geografica di prelievo del gas, il PDR non cambia quando si cambia fornitore, e non segue il cliente. Esso è collegato al contatore.

Il PDR viene comunicato al momento della posa del contatore, e si può trovare nella prima pagina della bolletta.

Ma se stai facendo una prima attivazione del gas ovviamente non avrai alcuna bolletta.

Come attivare il gas senza PDR?

A volte (piuttosto raramente) può essere scritto sul contatore stesso: ricordati che è un codice di 14 cifre.

In alternativa, puoi Identificare il numero di matricola del contatore: si tratta di un numero preceduto da No o Nr, di solito posto al di sotto del display nei contatori elettronici, e nei pressi della finestrella numeri in quelli meccanici. Questo numero ti tornerà utile in seguito.

A questo punto, contatta il distributore della tua zona: attraverso, l’indirizzo e il numero di matricola del contatore potrà risalire al PDR. Il distributore è tenuto a fornire il PDR, ma potrebbe essere necessaria una richiesta scritta. In alternativa, è possibile chiedere al fornitore di recuperarlo, sempre fornendo indirizzo e numero di matricola del contatore luce.

Come ultima possibilità, puoi chiederlo direttamente al costruttore che ha effettuato la posa del contatore.

Il numero POD cos’è e dove si trova?

Il codice POD è analogo al PDR: anche qui si tratta di un numero identificativo, e allo stesso modo del PDR esso consente di sapere in quale punto geografico esatto il cliente dell’utenza in questione prelevi la corrente elettrica dalla rete. Anche il POD è un codice di lettere e numeri e può essere composto da 14 o 15 cifre; le prime due sono sempre IT. Come per il PDR, il POD è collegato al contatore e chi posa il contatore lo riceve dal tecnico installatore. Anche qui, la prima pagina della bolletta sarebbe il modo migliore per conoscerlo, ma nel caso di una prima attivazione della luce si ripropone il problema già visto.

Come attivare la luce elettrica senza POD?

Nel caso di un contatore statico (o meccanico), una targhetta applicata con un codice di 14 o 15 cifre che inizia con IT ti restituirà il codice POD. Se, invece, possiedi un contatore elettronico, è possibile che il contatore evidenzi il codice POD: premi più volte il pulsante del contatore fino a far apparire il POD.

Anche in questo caso, è utilissimo identificare il numero di matricola del contatore; posizioni abituali e caratteristiche sono come quelle del contatore del gas: numero preceduto da No o Nr, reperibile al di sotto del display nei contatori elettronici e nei pressi della finestrella numeri in quelli meccanici.

Contattando il distributore di zona con indirizzo e numero di matricola del contatore si potrà recuperare il POD. Anche qui potrebbe essere necessaria una richiesta scritta al fornitore chiedendogli di recuperarlo.

Come ultima possibilità, puoi chiederlo direttamente al costruttore che ha effettuato la posa del contatore.

Identificare la Potenza Impegnata più adatta

La Potenza Impegnata è la “quantità di energia”, misurata in kilowatt, messa a disposizione dal fornitore ad un utente, e rappresenta il consumo massimo che l’utente può sviluppare in un singolo istante. Essa determina per esempio quali e quanti elettrodomestici possono essere in funzione contemporaneamente in un’abitazione.

Scegliere la Potenza Impegnata più adatta è funzione di:

  • Tipo di abitazione;
  • Numero di elettrodomestici;
  • Numero di abitanti per l’abitazione.

Tipo di abitazione

Un’abitazione più grande, con più persone contemporaneamente presenti necessita di maggiore Potenza Impegnata rispetto a un’abitazione più piccola in cui sia presente una sola persona per la maggior parte del tempo: più stanze da tenere illuminate, più persone che richiedono illuminazione.

Numero di elettrodomestici

Se poi si possiedono diversi elettrodomestici, va valutata la possibilità che essi siano accesi contemporaneamente: una famiglia numerosa potrà tenere in funzione contemporaneamente un forno, una lavastoviglie, un asciugacapelli e un termoconvettore da bagno, mentre una coppia difficilmente arriverà a tanto.

Numero di abitanti per l’abitazione

La Potenza Impegnata di una famiglia media in Italia è di circa 3 kW. Recentemente è divenuto possibile scegliere la propria fascia di Potenza Impegnata a partire da 1,5 kW e fino a 6 kW, con scaglioni di 0,5 kW.

Domanda di allaccio o prima attivazione luce e gas


Procedura e moduli da compilare

La domanda di allaccio per luce e gas è comprensibilmente più lunga e complessa di quella di prima attivazione, perché comporta la posa di un nuovo contatore per l’energia elettrica o il gas. Fortunatamente, la richiesta di allaccio per la luce è abbastanza rara dato che quasi tutte le abitazioni sono già connesse alla rete elettrica. Per il gas, invece, la questione è leggermente diversa.

Le procedure e i moduli per una prima attivazione di luce e gas sono differenti per l’energia elettrica e per il gas naturale; nel secondo caso è prevista una procedura potenzialmente più lunga.

Allacciamento luce

L’allacciamento della luce viene svolto dalla società di distribuzione, che invia i suoi tecnici per un sopralluogo e infine posa il contatore. È possibile anche farne richiesta attraverso il fornitore, in modo da avere contemporaneamente la posa del contatore e la sua attivazione. I tempi però sono più lunghi in questo caso. Normalmente si procede con una semplice richiesta, effettuata al servizio clienti del distributore o presso gli uffici del fornitore. Alla richiesta segue un sopralluogo da parte dei tecnici del distributore, e se non vi sono elementi ostativi, si procede all’allaccio.

Procedura e moduli per la prima attivazione della luce

La prima attivazione di un contatore nuovo per l’energia elettrica è meno articolata rispetto al gas. Sarà sufficiente fornire la dichiarazione di regolarità urbanistica dell’immobile e quella di regolare possesso dell’immobile, secondo i moduli che il fornitore renderà disponibili.

Allacciamento gas

L’allacciamento del gas può essere richiesto sia alla società di distribuzione territoriale che direttamente al fornitore scelto, purché lo si faccia dagli uffici dello stesso. Anche qui è necessaria una valutazione dei lavori da compiere da parte del distributore, che può avvenire con un sopralluogo. Dal sopralluogo il distributore identificherà se i lavori di allacciamento del gas siano semplici o complessi, e potrà eventualmente determinare che essi non possano essere eseguiti. Se lo sono, darà corso ai lavori nei tempi stabiliti.

Procedura e moduli per la prima attivazione del gas

Per attivare il tuo contatore del gas la prima volta dovrai contattare un fornitore di gas e compilare la modulistica che ti verrà fornita. Ad esempio, puoi richiederli a clienti@bluenergygroup.it. Tutti i fornitori richiedono di compilare almeno 2 moduli tecnici, di cui uno da parte installatore dell’impianto:

  • Allegato H40 – conferma della richiesta di fornitura di Gas
  • Allegato I40 – Attestazione di corretta esecuzione dell’impianto, a cura dell’installatore dell’impianto

Viene poi solitamente richiesta un’autocertificazione dell’installatore che ne attesti l’idoneità, o una visura camerale recente della ditta che ha eseguito l’installazione. Oltre a questi dati è necessario compilare alcuni moduli commerciali che vengono sottoposti dal fornitore; puoi richiedere qui l’intera modulistica.

I tempi necessari per l’allaccio a luce e gas

I tempi che occorrono per un allaccio o per una prima attivazione di luce e gas possono essere molto diversi a seconda dei casi.

Allaccio alla rete elettrica

In caso di allaccio alla rete elettrica bisogna attendere il sopralluogo del distributore, che viene fissato in genere entro 3 settimane dalla richiesta stessa. Entro 20 giorni lavorativi dal sopralluogo viene emesso il preventivo, ed entro 15 giorni dalla sua accettazione vengono completati i lavori di allacciamento. Il tutto sempre salvo problematiche di accoglimento sulla richiesta.

Allaccio alla rete del gas

Anche per l’allaccio del gas i tempi sono legati al sopralluogo tecnico. I lavori di allacciamento possono essere giudicati semplici o complessi. Nel primo caso il distributore ha 15 giorni, nel secondo 30 giorni per avanzare un preventivo. All’accettazione del preventivo o al pagamento dello stesso, la società di distribuzione ha 10 giorni per completare i lavori semplici, e 60 per quelli complessi.

I tempi necessari per la prima attivazione di luce e gas

Per la prima attivazione di luce e gas le procedure prevedono tempi differenti a seconda che si debba attivare un contratto di luce o di gas. Per la luce è necessario un iter più semplice e più rapido, mentre la richiesta di attivazione per un contatore del gas mai utilizzato necessita di più tempo, più documenti e più soggetti.

Prima attivazione di un contatore gas mai attivato

Per attivare un contratto di fornitura gas per la prima volta non è sufficiente che sia presente un contatore, anche se nuovo; è necessario che i lavori relativi all’impianto gas siano stati ultimati, e che l’installatore che ha svolto i lavori stessi possa compilare l’attestazione di corretta esecuzione dell’impianto, l’Allegato I/40 di cui si è parlato sopra.

Una volta ricevuti i moduli per l’attivazione dal fornitore, avrai 90 giorni di tempo per restituirli compilati e firmati via mail, via fax o via posta.

Dal momento della consegna, il fornitore dovrà verificare che la documentazione sia valida e completa; ha 30 giorni lavorativi di tempo per effettuare le verifiche e richiedere eventuali integrazioni. Se non adempie nei 30 giorni, la richiesta si considera annullata. Una volta accertata validità e completezza della documentazione, il contatore deve essere attivato entro 10 giorni lavorativi.

In altre parole, la prima attivazione può richiedere da un minimo di 12 giorni lavorativi ad un massimo di 130 (anche se gli estremi rappresentano ipotesi molto improbabili).

Prima attivazione di un contatore luce mai attivato

Se si tratta di una prima attivazione della luce, quindi con contatore già presente, la pratica normalmente viene sbrigata in 7 giorni: se hai contattato il fornitore, questo deve trasmettere la richiesta al distributore entro 2 giorni dalla firma dei contratti. Il distributore ha 5 giorni per attivare il contatore.

Un rapido sommario 

Le procedure per l’allaccio o per la prima attivazione del contatore del gas o della corrente elettrica non sono particolarmente complicate, tuttavia possono rappresentare un percorso che richiede del tempo. È sempre bene affrontarlo con consapevolezza, procurandosi in anticipo i documenti necessari e conoscendo quali azioni compiere per abbreviare eventuali tempi d’attesa. 

 

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